Il Comitato tecnico arbitrale: “Nessun arbitro attivo o membro degli organi del CTA può svolgere alcun lavoro che possa entrare in conflitto di interessi”
“Una bomba dai danni incalcolabili”. Questa è la prima reazione, riportata da Marca, degli arbitri spagnoli alla notizia dei pagamenti effettuati per tre anni dal Barcellona all’ex vicepresidente del Comitato tecnico arbitrale spagnolo Enríquez Negreira.
Il giornale spagnolo scrive che “L’attuale istituzione arbitrale vuole che si faccia luce fino in fondo e che si chiariscano le responsabilità”, ma è anche vero che secondo gli arbitri Negreira non influiva minimamente sulle designazioni: “La sua presenza era semplicemente dovuta ad affinità con Sánchez Arminio. Niente di più”, dicono alcune fonti.
Il problema è adesso il danno d’immagine. Ritengono che la questione su cui sta indagando la Procura sia gravissima e che non solo avrà ripercussioni sul passato, ma pregiudicherà anche il lavoro di chi oggi nulla ha a che fare con il passato.
Il Comitato Tecnico degli Arbitri, scrive ancora Marca, “deplora i comportamenti che potrebbero violare l’etica dell’istituzione . Nessun arbitro attivo o membro degli organi del CTA può svolgere alcun lavoro che possa entrare in conflitto di interessi. Il CTA si mette a disposizione della Giustizia per offrire la sua massima collaborazione”.