Abodi: «Emendamento diritti tv? Spero abbia effetto positivo. Il rinnovo non riguarda sola la Serie A»
«Euro 2032? Ho firmato la candidatura. Vogliamo contribuire in ogni caso al miglioramento delle infrastrutture calcistiche. Sulla candidatura del 2032 ci giochiamo l’accelerazione di un processo di sviluppo»

Italy's Sports and Youth Minister, Andrea Abodi poses prior to the new government's first Cabinet meeting on October 23, 2022 at Palazzo Chigi in Rome. - Far-right leader Giorgia Meloni was named Italian prime minister on October 21, 2022 after her party's historic election win, becoming the first woman to head a government in Italy. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)
Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, era presente all’evento “Golf in Piazza”, organizzato della Federgolf in vista della Ryder Cup 2023. Il Ministro ha parlato all’evento anche di calcio trattando l’argomento dei diritti tv:
«L’emendamento sui diritti tv del calcio? Tutto ciò che aiuta a migliorare i fatturati da parte mia sarà sempre sostenuto. In questo caso c’è stata un’iniziativa parlamentare, il Parlamento è sovrano, mi auguro che l’effetto possa essere positivo anche se non ne condivido il percorso» – aggiungendo – «Il rinnovo dei diritti è un tema delicato, non riguarda solo la Serie A ma tutto il sistema calcistico, con la mutualità, e tutto il sistema sportivo, grazie anche alla riforma Giorgetti, alla quale il calcio contribuisce in maniera significativa».
Abodi ha parlato poi della candidatura dell’Italia agli europei del 2032, dichiarando:
«Ho firmato una lettera qualche mese fa di sostegno alla candidatura, ora quel sostegno si deve concretizzare, con la creazione di una cabina di regia del Governo a sostegno della candidatura. Stiamo parlando con la FIGC per sostanziare il dossier con impegni che dobbiamo anche noi assumere. Vogliamo contribuire in ogni caso al miglioramento delle infrastrutture calcistiche, come al miglioramento delle strutture di base, ma sulla candidatura del 2032 ci giochiamo l’accelerazione di un processo di sviluppo che è stato troppo e insopportabilmente lungo in questi anni».