Alla Gazzetta: «Nel calcio si ferma tutto il pianeta quando c’è il Mondiale. Nel basket no. Per una settimana potrebbe fermarsi anche l’Eurolega».
Oggi la Nazionale italiana maschile di basket sfiderà la Spagna nelle qualificazioni al Mondiale 2023. Entrambe le squadre hanno molte assenze. L’Italia ne ha 4 su 5 fuori per altri impegni (tra Eurolega e Nba) e infortuni. L’allenatore dell’Italbasket, Gianmarco Pozzecco, è furioso. Lo dichiara in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
«Tutti vorrebbero rivedere i 12 giocatori che hanno emozionato all’Europeo ma in questo sistema non è possibile. Io non posso più tacere. Impazzisco pensando che i miei ragazzi non possono giocare ancora insieme».
Il presidente Petrucci lamenta che la Nazionale è rimasta sola. Lei non ha il confronto coi suoi colleghi della Serie A che non la chiamano mai. Coi club manca il dialogo? Pozzecco risponde:
«È uno dei problemi più grandi. Quando ho assunto questo incarico non avrei mai immaginato di trovare così tante difficoltà con le società per la gestione dei loro giocatori. E con i miei colleghi finora non sono riuscito a stabilire un vero contatto, lo vorrei ma bisogna che anche gli altri lo vogliano. La verità è che c’è più altruismo tra i giocatori
che non tra presidenti, dirigenti e allenatori. Molti di questi sono troppo focalizzati su se stessi».
È un’accusa forte
«Continuando a coltivare il proprio orticello non si crescerà mai. Non c’è una visione d’insieme. A 50 anni potrei stare zitto e farmi gli affari miei, ma ho deciso di parlarne perché sono fatto così. Ha ragione Petrucci: siamo soli».
Sulla partita di oggi:
«Dico subito che se batteremo la Spagna molti penseranno che ho parlato bene, se perderemo che ho rotto le scatole. Ma non c’è problema: alla peggio sarà solo colpa mia».
Si può lavorare nelle finestre?
«Come allenatore ho bisogno del mio tempo per mettere in campo le mie idee: non sono Zichichi che le ha sempre chiare. Ho chiamato 18 giocatori e 6 li ho dovuto mandare a casa quando ne sono arrivati altri. Ho cercato di tenere tutti sul pezzo ma in tre giorni si può fare poco. Ieri ci siamo allenati 5 contro 0. Preparare così una partita è complicato perché non puoi sapere come giocherà la tua squadra».
Soluzioni? Pozzecco fa il paragone col calcio.
«Nel calcio si ferma tutto il pianeta quando c’è il mondiale; nel basket nessuno si ferma e si dà tutta la colpa alle finestre Fiba ma per una settimana potrebbe fermarsi anche l’Eurolega».