Il cantante racconta alla Gazzetta i suoi rituali: «Devo essere solo, infatti chiamo sempre la sorella di mia moglie e organizzo loro un’uscita»

Nino D’Angelo, cantante e grande tifoso azzurro, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport il suo modo rapporto col Napoli
Come vive la fuga del Napoli?
“Sto comprando più sale, che magari aiuta. Il più classico dei “non è vero ma ci credo”. Mi sforzo di reprimere le emozioni, se dovesse accadere esploderò di gioia. Ora mi godo ogni vittoria”.
E anche i suoi rituali prepartita
“Certo. Stesso posto sul divano, stessa stanza. E prima dell’inizio due giri intorno al tavolo cantando la stessa canzone. Devo essere solo, infatti chiamo sempre la sorella di mia moglie e organizzo loro un’uscita”.
Ipotizziamo: il Napoli trionfa, lei che fa?
“Scoppio a piangere. Ciò che molti non capiscono è che il calcio qui è qualcosa di diverso. La vittoria della squadra è quella di chi spesso non ce la fa, dell’uno su un milione. È una rivalsa sociale e io lo so bene. Per questo ci tengo che il mio percorso sia apprezzato, prima ancora della componente artistica”.