Il CorSera traccia il profilo dei due tecnici, che domani si affronteranno in campionato. Sono estremamente diversi e non c’è mai stata simpatia tra i due
Domani sera si giocherà Juventus-Lazio. Sarà il momento di Allegri vs Sarri. Due allenatori completamente diversi, due toscani agli antipodi, scrive il Corriere della Sera. L’unica cosa che li accomuna è che sognano entrambi di diventare l’anti-Napoli.
“Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri prendono la vita e il calcio partendo da poli opposti. Scanzonato e anche un po’ guascone, lo juventino ha imparato negli anni sabaudi a gestire in modo più saggio e meno impulsivo l’attimo fuggente del dopo partita, a meno che dall’altra parte della telecamera non ci sia Adani. Sarri, invece, è più cupo, lamentoso, polemico. C’è sempre qualcosa che non va per Maurizio: le condizioni del campo, l’orario della partita, le scelte della Lega, il poco tempo per allenarsi”.
“Toscani agli antipodi“: uno viene dal mare di Livorno, l’altro dalle colline di Figline Valdarno. Diversi anche nell’atteggiamento sul campo.
“per lo juventino i giocatori vengono prima del gioco, per Sarri i principi sono alla base di tutto sin dai tempi in cui allenava tra i dilettanti”.
Allegri sta rinascendo dopo aver rischiato grosso, Sarri, al secondo anno alla Lazio, sta tirando fuori il meglio del suo
repertorio, “il decantato sarrismo che ha incantato Napoli”.
Allegri vuole i giocatori forti, Sarri li vuole adatti al suo modo di interpretare il calcio. Sono diversi anche nel look. Uno, Allegri, sempre impeccabile nella divisa sociale, l’altro, Sarri, orgogliosamente in tuta. Si sono sfidati per lo scudetto quando Sarri guidava il Napoli, ma il loro rapporto non è mai stato di grande simpatia reciproca.
Entrambi sono molto attenti alla fase difensiva.
“Diversi, ma anche simili e magari l’accostamento non piacerà a nessuno dei due. Max si difende nel modo classico, quasi antico verrebbe da dire. Mau potrebbe obiettare che lo fa attaccando. Domani sera allo Stadium, dove il laziale torna con l’obiettivo di prendersi una rivincita, ci sarà da divertirsi. E non mancheranno le scintille. È una partita cruciale. La Juve punta a vincerla per scavalcare i rivali, i biancocelesti per puntellare il secondo posto e magari, come ha fatto a Firenze, userà il contropiede”.
Hanno una sola cosa che li accomuna: entrambi hanno un obiettivo, che è quello di insidiare il primato del Napoli.
“Adesso la Juve potrebbe diventare l’anti-Napoli. Un ruolo, perché no, a cui potrebbe ambire anche la Lazio“.