Il diciannovenne americano ritiene che si siano messi d’accordo per bandirlo dalle competizioni professionistiche per vendicarsi della vittoria su Carlsen
Il campione del mondo di scacchi, Magnus Carlsen lo aveva accusato di essere un baro. Ora il giovane scacchista americano Hans Niemann si difende passando al contrattacco. Il 19enne ha infatti citato in giudizio sia Carlsen che la piattaforma online Chess.com, che aveva scoperto alcune irregolarità nelle partite online di Niemann.
Niemann chiede 100 milioni di dollari di danni. Accusa Chess.com e Carlsen di essersi accordati per bandirlo dalle competizioni professionistiche, come rappresaglia per la sua vittoria su Carlsen nella Sinquefield Cup di settembre a St. Louis.
“La mia causa parla da sé”, ha scritto Niemann su Twitter, pubblicando il testo integrale della denuncia, con le sue motivazioni e ragioni, per rendere chiari a tutti i suoi motivi.
My lawsuit speaks for itself https://t.co/rOfUxiNYCH
— Hans Niemann (@HansMokeNiemann) October 20, 2022
Nella denuncia si legge che la richiesta di risarcimento è stata avanzata “per riprendersi dai devastanti danni che gli imputati hanno inflitto alla sua reputazione, carriera e vita diffamandolo egregiamente e colludendo illegalmente per metterlo nella lista nera dalla professione a cui ha dedicato la vita”.
Secondo quanto scrive la Bbc, gli avvocati di Chess.com hanno già respinto le accuse di Niemann. Le hanno definite “prive di fondamento” ed hanno aggiunto che la società “non vedeva l’ora di mettere le cose in chiaro a nome di tutti i giocatori di scacchi onesti”. Né Carlsen né i suoi avvocati hanno invece ancora voluto commentare le accuse.