Toni Nadal: «Gli Us Open sbattono Ruud sul campo 12 perché non dà di matto e non offende il pubblico»
"Ormai al tifoso non interessa la bravura dei giocatori, ma lo spettacolo che dà. Ruud potrebbe essere il numero 1 del mondo lunedì prossimo"

Roma 12/05/2022 - Internazionali BNL d'Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Casper Ruud ONLY ITALY
Casper Ruud, chi era costui? Una persona seria, tanto per cominciare. Prossimo avversario di Berrettini ai quarti degli Us Open, finalista al Roland Garros, in corsa per diventare numero 1 del mondo lunedì prossimo. Ruud finora non l’avete mai visto giocare sul centrale di New York, il famigerato Arthur Ashe. Perché? Se lo domanda e si risponde Toni Nadal su El Paìs.
Scrive zio Toni che il papà di Ruud, dopo un allenamento con il “suo” Felix Auger-Aliassime, si è lamentato: Casper lo sbattono sul campo 12, il quinto per importanza dell’impianto newyorkese. E Nadal si inalbera:
“Penso, senza dubbio, che sia una mancanza di considerazione per i meriti acquisiti in campo da questo grande giocatore norvegese in questi anni. Ovviamente capisco che i responsabili del torneo debbano essere un po’ premurosi con i giocatori che suscitano più aspettative e che attirano l’attenzione dei tifosi, ma non so se fino al punto immorale di mandarlo in campi insignificanti, vedendo come il suo posto venga preso da giocatori che creano ammirazione non solo per il gioco, ma soprattutto per la continua maleducazione e comportamenti poco ortodossi”.
“Casper Ruud è, senza dubbio, uno dei giocatori con i comportamenti più esemplari del circuito professionistico. Non l’ho mai visto snobbare i suoi avversari o disapprovare la sua stessa squadra. Una solida evoluzione lo ha portato ad essere il grande tennista che è oggi: un atleta completissimo, senza punti deboli, titolare di uno dei migliori dritti del circuito e con la capacità di eseguire punti di grande brillantezza. La sua serietà durante le partite garantisce anche che non abbasserà mai le braccia né deluderà il pubblico. Ed è anche, nel caso i leader degli US Open lo abbiano dimenticato, l’attuale finalista del Roland Garros”.
“Il fatto che in una partita di tennis non prevalgano i colpi eseguiti dai giocatori, i loro movimenti in campo o le strategie scelte per guadagnare punti, penso che parli male dei leader del nostro sport. Che le mirabili caratteristiche che un giocatore come Casper mette insieme non bastino ad attirare l’attenzione del tifoso dimostra che è diventato un semplice spettatore che ha perso interesse per l’essenza del gioco a favore del più accessorio o appariscente. Probabilmente, un riflesso in più della società in cui viviamo, dove in troppe occasioni diamo più valore a ciò che ha meno.