Attacco frontale al tecnico della Juve: “Squadra senza gioco e identità. Risponde solo con frasi vuote, manco più i cambi sa fare”
Basta mo. La Gazzetta dello Sport s’è scocciata. E pubblica in apertura del sito un pezzo dal titolo “Ecco perché Allegri va esonerato”. Riassumendo tantissimo: la squadra è “senza gioco e senza identità”.
GB Olivero riconosce “ci sarebbe un’enorme motivazione economica a spingere nella direzione opposta. Sarebbe più semplice e più lineare anche con la storia bianconera tirare avanti fino a giugno e poi salutarsi, riportando magari Antonio Conte a casa”. Ma no. La campana è già suonata.
“Allegri ha fallito il primo e basilare compito: la sua squadra non ha un’identità. Non si tratta di giocare bene o male, ma di presentare in campo una formazione che sappia cosa fare nelle due fasi, che sia organizzata, che abbia uno sviluppo di gioco riconoscibile. Cos’è la Juve oggi? Non una squadra che costruisce i propri risultati su una manovra offensiva e nemmeno una che poggia le ambizioni sulla tenuta difensiva. È un ibrido che resta in balia di qualunque cosa: l’avversario, gli episodi, lo sviluppo della partita”.
La Gazzetta ci va giù duro. Scrive che Allegri “in due anni di inattività avrebbe studiare e ad aggiornarsi. Invece lui si vanta di aver visto pochissime partite, perché ‘il calcio è un gioco semplice'”. Sarà pur vero, anche se chi guadagna tanti milioni non dovrebbe svilire così il suo ruolo”.
E ancora: “L’improvvisazione è palpabile”. “I calciatori bianconeri non sanno cosa fare della palla, perché nessuno glielo spiega”. “I risultati, che una volta erano il salvacondotto di Max, non arrivano più in suo soccorso”.
Per la Gazzetta non regge manco l’alibi degli infortuni perché “l’organico al completo è da scudetto e quello attuale è sufficiente per fare un paio di tiri contro la Sampdoria, per battere la Salernitana in casa e per non venire umiliato dall’infinito torello del Benfica”.
Non è finita. “Una volta Allegri era molto bravo a fare i cambi: negli ultimi tempi sembra aver perso questa abilità, anzi spesso le sostituzioni sono peggiorative“.
E’ un attacco così diretto che Allegri è accusato anche del “disamore della tifoseria”: “La gente non riesce più nemmeno a sognare e il tecnico ha il dovere di sentirsi responsabile. Nelle dichiarazioni post-partita Allegri risponde solo con un concentrato di frasi vuote (“Non dobbiamo essere bellini e perdenti”), retoriche (“In questa situazione dobbiamo solo fare e non parlare”), ripetitive (“Bisogna giocare bene tecnicamente”)”.