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Al-Khelaifi: «Io ed i miei colleghi all’ECA siamo fortemente contrari alla Superlega»

Il presidente del Psg: «Alcuni club hanno debiti di 2 miliardi, non è salutare, è un disastro per il calcio. Ci sono presidenti che sono rimasti al loro posto per anni lasciando debiti ai loro successori, bisogna stare attenti»

Al-Khelaifi: «Io ed i miei colleghi all’ECA siamo fortemente contrari alla Superlega»
Parigi (Francia) 11/08/2021 - conferenza stampa presentazione Lionel Messi/Image Sport nella foto: Nasser Al Khelaifi

Durante una conferenza sull’evoluzione del calcio, il presidente del Psg, Nasser Al-Khelaïfi, è tornato anche sul tema Superego

“Potete chiamarla Superlega, io la chiamo non-Superlega. Il calcio ha bisogno di essere sviluppato in un modo che rispetti piccoli, medi e grandi club, così come i tifosi. Alcuni club non vogliono che le società medie diventino grandi, sono impauriti dalla competizione. L’ecosistema calcio è più grande di due o tre club. Il messaggio è stato inviato, nessuno può rompere l’ecosistema calcio. Io ed i miei colleghi all’ECA siamo fortemente contrari alla Superlega”.

“Il formato è un successo già prima della partenza, aumenta il numero di partite del 150%. La vendita dei diritti tv a livello globale lo dimostra. I club più piccoli possono sognare di arrivare in Champions League. Nessun club è nato grande, lo è solo diventato e proprio per questo non possono esistere gruppi chiusi“.

Infine ha svelato il valore attuale del suo PSG:

“Abbiamo comprato il club per 70 milioni di euro nel 2011. Oggi vale più di 4 miliardi di euro. Ci sono persone che lo hanno valutato così e che ci hanno presentato offerte“.

Poi ha attaccato, senza citarlo, il Barcellona e con esso i club che si indebitano cospicuamente.

“Alcuni club hanno un debito di 1,8 miliardi di euro, non è salutare. Grazie a Dio, quello che stiamo facendo è avere zero debiti. Ovviamente abbiamo perso soldi durante il Covid ma non abbiamo niente da nascondere. Altri club hanno grossi debiti. E questo è il rischio, il pericolo per il calcio. Alcuni sono rimasti presidenti per molti anni e hanno lasciato debiti ai loro successori. Ed è quello che è successo per anni e anni. È il pericolo per il calcio in cui credo. Dobbiamo stare attenti e preoccuparci perché è un grande pericolo che può distruggere il calcio, servono regole a tutela dei club”.

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