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Mancini s’attacca ai centravanti della Serie B: «La speranza è che possano arrivare in A, giocare e segnare»

«Nel calcio per vincere devi fare gol. In Italia gli unici due sono ancora Belotti e Immobile. Scamacca non ha neanche una gara a livello internazionale»

Mancini s’attacca ai centravanti della Serie B: «La speranza è che possano arrivare in A, giocare e segnare»
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di Nations League con la Germania, in programma domani. Di seguito il resoconto ad opera dei colleghi di Tuttomercatoweb.

  1. «La vittoria dell’Europeo fa parte di quelle magie che riguardano quei tornei lì, ora dobbiamo ripartire per tornare a quella magia»

Per Flick Mancini può riportare l’Italia al successo con la fiducia. 

«Io sento la fiducia, non ho mai avuto questo tipo di problema. Nel calcio quando vinci tutti sono con te, quando perdi quasi tutti contro. È così. Contro l’Argentina abbiamo pagato l’assenza di diversi giocatori, li abbiamo persi uno dopo l’altro. Noi non eravamo un gruppo enorme, gli infortuni ci hanno condizionato. L’Argentina stava meglio di noi, avevano giocatori più freschi e forse è la prima gara in tre anni e mezzo dove troviamo una squadra che ci ha messo sotto, anche se abbiamo commesso due errori sui gol nel primo tempo. Ci vuole tempo, non ci inventiamo i giocatori e sappiamo che ci sarà da soffrire abbastanza»

C’è un appiglio razionale circa il ripescaggio al Mondiale?

«Ho semplicemente detto che se ci dovessero ripescare ci andiamo, ma non so le motivazioni e non ho parlato di possibilità. Sono cose che si sono viste poche volte. Se ci ripescano, per un motivo che non so quale sia, ho detto che ci andiamo visto che siamo la migliore squadra del Ranking tra le non qualificate. Tutto qua»

Rispetto all’Argentina diversi cambiamenti.

«Sì, potrei cambiarne anche 20 su 20 giocatori. Molti sono andati via, anche fisicamente avevano bisogno di recuperare e non erano nelle condizioni di giocare quattro partite. Avrei creato loro anche dei problemi per settembre, hanno dato troppo in questi due anni e meritavano un po’ di recupero fisico. Anche Zaccagni e Lazzari hanno lasciato il ritiro, mi sembrava stessero bene ma mi hanno detto ieri di avere problemi: li abbiamo mandati a casa»

La Nations League.

«Affrontiamo le due squadre più forti del momento, Germania e Inghilterra. Sono davvero tra le migliori: hanno grandi giocatori e noi cambiando molto ci prendiamo tanti rischi. E però se le partite dovessero andare bene a livello di gioco, potrebbe essere un buon inizio»

Per Mancini la Germania cosa rappresenta?

«Per me Italia-Germania è la sfida del 1982, ero ragazzo e nella lista dei 40 che potevano andare al Mondiale, nonostante io fossi così giovane. Poi è chiaro c’è stata quella del 2006, ma per me come età il ricordo è quello dell’82’»

Quattro anni fai Mancini ha ricostruito anche con scelte sorprendenti. ORa?

«Adesso abbiamo chiamato quelli che anche fisicamente ci stanno, diversi di loro giocano in Serie A da tempo, qualcuno no, ma sono nella condizione di poter fare queste gare. Il filo conduttore è lo stesso: cercare giocatori con qualità, velocità, che però non saranno come Verratti e Jorginho che giocavano in certe squadre, quindi ci vorrà un po’ più di tempo. Se riuscissimo a dare dei minuti a questi ragazzi che non hanno mai giocato in Nazionale e a vederli integrati bene, sarebbe meglio. Poi a marzo magari ritroviamo anche qualcuno di quelli che oggi non sono disponibili»

Il problema del gol.

«Questo ci preoccupa, certo che ci preoccupa. Nel calcio per vincere devi fare gol e devi trovare attaccanti che in questo momento in Italia non ci sono. Se gli unici due sono ancora Belotti e Immobile, e l’unico che ha fatto gol in Serie A è Scamacca e non ha una gara a livello internazionale, ci preoccupa. La speranza è che chi è in B possa arrivare in Serie A velocemente, giocare e fare gol. La nostra speranza è questa»

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