A Radio 1: «Dopo la Mls mi piacerebbe un ruolo dirigenziale, scoprire tutto quello che succede negli uffici. Per noi è un mondo sconosciuto».
Giorgio Chiellini ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Anch’io lo Sport, su Radio 1. Ha parlato del suo futuro:
«Credo di aver bisogno di un’esperienza fuori. Un po’ per tutto. Per finire al meglio la mia carriera calcistica in modo graduale. La Mls penso sia un campionato in crescita e mi è sempre balenata in testa questa idea. Sono pronto, non so se per farlo bene. Ci vuole pazienza. Mentalmente sono pronto ma bisogna imparare e migliorare. Ho questa idea da tempo. Il campo mancherà, ovviamente, ma ho preferito lasciare quando comunque il livello era abbastanza alto nonostante le poche partite».
Ha commentato l’addio alla Continassa, immortalato ieri con uno scatto pubblicato sul suo profilo Instagram.
«La foto dell’armadietto? Sono emozioni. La cosa più brutta da fare sarà sbaraccare la camera dell’hotel. L’armadietto diciamo che era l’ultima parte, ma nella camera dell’albergo c’è tutto ed è stato più difficile».
E dopo il calcio?
«Mi piacerebbe un ruolo dirigenziale, nel calcio. Scoprire tutto quello che succede negli uffici. Per noi è un mondo sconosciuto. Ci vorrà tanto lavoro per imparare, perché a me le cose piace farle bene».
Ha parlato anche della Nazionale:
«Come giocatore di movimento credo di essere primo per durata di presenze in azzurro: 18 anni. Sono stato fortunato ma anche bravo. Riuscire a mantenere quel livello è difficile e ho lavorato tanto per rimanerci».
Sul futuro della Nazionale:
«Ci sono cicli per tutto. Adesso non abbiamo attaccanti, ma abbiamo una batteria di centrocampisti che fa invidia a tutta l’Europa. Non dobbiamo per forza focalizzarci su quello che manca, lo dissi anche ad Allegri: questa Nazionale arriverà a compimento nel 2028, l’Europeo è stato un exploit al di sopra delle nostre qualità. Ma questa squadra arriverà al top nel 2026, con alcuni campioni a maturità».
Su Gatti, che molti hanno indicato come suo erede:
«Mi ha fatto una buonissima impressione, anche se per pochi giorni. E’ un bravo ragazzo, venuto fuori con sacrificio, ha grandi qualità fisiche e tecniche, sopra la media per un marcatore. Deve lavorare, farà i suoi errori ma migliorerà sempre».