A Libero: «Sono arrivato a Milano che avevo tre anni. A 16 lavoravo in un’officina meccanica, mi presero alla Sip ma mi licenziai»

Su Libero un’intervista ad Aldo Baglio, uno dei membri del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Racconta com’è iniziata la sua carriera.
«Avevo 16 anni, vivevo a Milano, dove sono cresciuto. Lavoravo in un’officina meccanica, mi piaceva l’idea di fare il tornitore, ma mia mamma voleva che avessi un posto fisso. Erano gli Anni 70, mi sono licenziato e mi hanno preso alla Sip, dopo tre mesi di corso».
La vita in Sip, però, non era esattamente il suo ideale: lasciò anche quella.
«Spesso mi chiedevo: dovrei vivere tutta le vita così? Allora sono andato dal mio capo e gli ho detto: voglio licenziarmi. Lui era molto sorpreso e mi ha chiesto di ripensarci: questo è un lavoro statale, se ne rende conto? Ma sta scherzando? Invece ho lasciato. Avevo già conosciuto Giovanni e a Milano ci siamo messi a cercare lavoro. La sera andavamo nei localini, abbiamo fatto i provini e ci hanno preso. Peccato che molti di quei posti meravigliosi, come il Derby non ci sono più. Che ricordi…».
Insieme a Giovanni riuscì a comprare un furgone e a lavorare nelle piazze.
«Piacevamo alla gente, quei luoghi erano una conferma».
Milano per lei è stata una città molto importante, giusto?
«Assolutamente sì. Se non fossi stato a Milano non ce l’avrei mai fatta. Ci sono arrivato che avevo tre anni. Sì amo la Sicilia, ma il mio rapporto con lei è la vacanza, quasi il Paradiso… ma Milan è Milan…».