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Va via Ghoulam, fa parte di quel puzzle magico del Napoli arrembante, sognatore e prepotente

Faouzi c’era, in giro per la città, disponibile e sorridente con i bambini, benefattore silenzioso come taciturno è stato il riconoscimento della piazza

Va via Ghoulam, fa parte di quel puzzle magico del Napoli arrembante, sognatore e prepotente

Lo sguardo sempre alto, l’azzurro che si intona e quel sinistro limpido, arguto, glaciale. Non ci lascia un calciatore qualunque oggi sebbene il calcio business ci sta facendo perdere la memoria, la percezione popolare, il riconoscimento romantico di uomini che hanno fatto la storia. Faouzi fa parte di quel puzzle magico del Napoli arrembante, sognatore e prepotente che partiva per prendersi l’Italia fino ai 91 punti. Ghoulam c’era, c’è stato anche quando non avrebbe potuto. Un ginocchio martoriato ma presente quando bisognava essere presente. Ghoulam c’era, in giro per la città, disponibile e sorridente con i bambini, benefattore silenzioso come taciturno è stato il riconoscimento della piazza.

Meritava altro, meritava un applauso al Maradona, meritava un tappeto lungo quanto la sfortuna che lo ha perseguitato, lungo quanto la gioia delle sue giocate quando divenne il più forte esterno basso d’Europa. la numero 31 cucita giorno dopo giorno addosso e presa in fretta e furia per scendere in campo quando la rosa si era svuotata tra infortuni, covid e coppa d’Africa. Non ci lascia un calciatore qualunque, non ci lascia un uomo di passaggio, ci lasciano otto anni di attaccamento ai colori azzurri, otto anni di illusioni, vittorie e anime in simbiosi. La numero 31 io me la tengo stretta e la rilancio a chi avrà il coraggio di dimostrare tanta appartenenza napoletana così come ha fatto Faouzi, identitario in campo, fuori, nelle gioco e nella vita in città. Ciao Faouzi, grazie ed anche per te vale il motto “Chi ama non dimentica” Napoli e il Napoli ti deve riconoscenza.

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