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Rudiger: «Nessuno è figo come Kanté. Guida ancora una vecchia Mini Cooper»

«Per lui ha un significato: è la macchina che ha comprato all’arrivo in Premier. Hai voglia di invitarlo a comprare una Mercedes, verrà all’allenamento con la Mini per i prossimi 10 anni»

Rudiger: «Nessuno è figo come Kanté. Guida ancora una vecchia Mini Cooper»
Belfast (Irlanda del Nord) 11/08/2021 - Supercoppa Europea / Chelsea-Villareal / foto Uefa/Image Sport nella foto: Ngolo Kante-Raul Albiol

Nella lettera d’addio al Chelsea, Rudiger ha dedicato tanto spazio al suo rapporto con Kanté. Lo definisce una persona più che umile e racconta diversi episodi sul centrocampista francese.

«Ogni volta che provavo a parlare con N’Golo mi guardava e annuiva, come se pensasse che tutto quello che dicevo fosse davvero interessante. E poi… Non so proprio come spiegarlo sulla carta, bisognerebbe sentirlo. Ogni volta che parlo, lui fa *click, click, click* con la bocca.  Vedi, nel sobborgo dove è cresciuto, a Parigi, fanno sempre questo suono con la bocca. In gergo, vuol dire “sì, ok, fantastico”. Vengo da un quartiere simile, in Germania, ma non avevo mai sentito niente del genere in vita mia. Per tutto il tempo, ho pensato che mi stesse prendendo in giro!»

A proposito della Mini Cooper…

«Prima di venire al Chelsea, avevo sentito tante belle storie su di lui. Tutti dicono che sorride sempre. Dicono che guida ancora una vecchia Mini Cooper. Dicono che non alza mai la voce. Ma sai come va nel calcio, vero? Nessuno è davvero così. C’è troppa pressione, troppa delusione. Siamo tutti umani. Nessuno è così figo tutto il tempo. È impossibile. Tutto quello che si dice di Kanté è vero, autentico. Anche la Mini Cooper: la gente ne ride, ma c’è una vera storia dietro. Era un sogno per N’Golo arrivare in Premier League, e la Mini è stata la prima auto che ha comprato quando è arrivato in Inghilterra. Quindi per lui non è solo un’auto, ha un significato profondo. Hai voglia di invitarlo a comprare una Mercedes, verrà all’allenamento con la Mini per i prossimi dieci anni. Ci sono persone umili, persone umilissime, e poi c’è Kanté»

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