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La Faz e Becker: “I tedeschi godono per gli eroi caduti, quanta differenza con Maradona e Pantani”

Sul quotidiano tedesco un’interessante riflessione. La Faz conclude così: “gli standard applicati agli idoli non sono eccessivi. Sono quelli dello Stato di diritto”

La Faz e Becker: “I tedeschi godono per gli eroi caduti, quanta differenza con Maradona e Pantani”

La Faz affronta il tema del rapporto tra i tedeschi e la caduta degli eroi sportivi. Si parte ovviamente da Boris Becker condannato a Londra a due anni e mezzo di carcere per bancarotta fraudolenta. Scrive la Faz che ogni giorno sui media c’è qualcuno che parla dell’ex tennista prodigio.

Il caso di Becker rinvigorisce un vecchio cliché, ossia l’affermazione che i tedeschi si divertono a far cadere i loro monumenti dai piedistalli.

La Faz cita l’ex ciclista Jan Ullrich prima coinvolto nel doping, poi diventato un tossicodipendente. Uli Hoeness finito in prigione per evasore fiscale. Franz Beckenbauer per il suo presunto ruolo nell’altrettanto presunta compravendita di voti che portò l’assegnazione del Mondiale 2006 alla Germania.

Scrive la Faz:

si può sicuramente avere l’impressione che i tedeschi siano stati più duri con i loro eroi sportivi rispetto ad altre nazioni. Ad esempio, l’icona del calcio argentino Diego Maradona non è onorato incondizionatamente dai suoi connazionali nonostante i suoi tanti errori umani? Gli italiani, che a Napoli e dintorni sono anche seguaci di Maradona, sembrano essere molto più interessati alle imprese sportive e alle circostanze misteriose della morte di Marco Pantani che al suo passato di doping e droga. E l’eccezionale calciatore nordirlandese George Best non era forse un fenomeno della cultura pop britannica proprio perché incarnava senza pietà il bon vivant che ha fallito in molte campi?

La Faz intervista Jo Groebel, professore di psicologia dei media presso il German Digital Institute di Berlino, che sottolinea due fattori: un “fascino per l’orrore. Da un lato ammiriamo le persone, ma abbiamo anche bisogno di vedere questi idoli inciampare”. E l’altro è un’impronta storica nazionale. “Una speciale miscela tedesca che differisce dagli altri paesi, l’etica prussiana”. E si lega al senso delle icone che si è perso dopo la seconda guerra mondiale.

“Dopo l’era nazista, l’eroismo era quasi un tabù. Questa repressione estrema ha creato qualcosa di simile a un deficit. È come un amore deluso”, dice Groebel.

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