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“La svolta” si caratterizza quasi come una “Storia semplice” capitolina

Il film del regista giovane, il 35enne Riccardo Antonaroli, on Brando Pacitto e Andrea Lattanzi, non assomiglia a nulla di quello già visto sub specie mala romana

“La svolta” si caratterizza quasi come una “Storia semplice” capitolina
Su Netflix da qualche giorno c’è il film “La svolta” che è tra i più visti e che ci ha incuriosito perché opera di un regista giovane, il 35enne Riccardo Antonaroli con la sceneggiatura del già noto e premiato Roberto Ciampanelli e di Gabriele Scarfone, che è l’autore del soggetto originale. Garbatella, giorni nostri: Ludovico (Brando Pacitto) è un giovane fuoricorso in Economia con la speranza di trasformare la sua passione per il disegno in una professione, ma per ora è depresso e rinchiuso in casa.
Nel suo quotidiano fatto di solipsismi capita Jack (Andrea Lattanzi) un ladro che ha appena fatto il colpo della sua vita: rubare al Caino (Tullio Sorrentino, caratterista già visto in “Schiavone”)” i proventi illeciti del gioco d’azzardo. Jack si rifugia forzatamente nell’appartamento di Ludovico e tra i due nasce un sodalizio amicale tenero. Intanto gli sgherri di Caino – capitanati da Buzzetti (Marcello Fonte, Palma d’oro a Cannes per “Dogman!) – cercano Jack per fargli la pelle. I due microcosmi: quello fittizio della inusitata coppia amicale e quello criminale della mala romana, stridono paralleli fino al cozzo finale. E mentre i due amici preparano matriciane per fare colpo sulle due pischelle – Rebecca (Ludovica Martino) e Amanda (Chabeli Sastre Gonzalez) – vicine di casa, il clan del Caino li cerca sistematicamente.
Il risultato scenico è un film che non assomiglia a nulla di quello già visto sub specie mala romana, ma si caratterizza quasi come una “Storia semplice” capitolina. Le musiche di Michele Braga fanno il resto, con il brano omonimo del rapper Carl Brave che apre e chiude il film e che lo caratterizza. Provare nuovi schemi stilistici e drammatici a volte porta a risultati inediti e che il pubblico sa apprezzare.
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