“Nel suo caso ci sono sempre stati evidenti problemi di percezione. Perché lui governava gli aspetti intangibili del calcio, che i numeri non guardano”
“Spiegare il declino è un classico esercizio nel giornalismo sportivo, a volte perché il declino è brusco e altre volte perché la scia del declino è lieve ma costante. La narrativa del declino è vecchia quanto il calcio”. Il problema, scrive Santiago Segurola sul Pais, è Benzema: come si spiega Benzema?
“È in un picco di prestazioni così alto e acuto che gli permette di essere inserito nel dibattito popolare: Benzema è il miglior calciatore del mondo? È possibile, certo”. Ora ha pure le statistiche che sanciscono questa prepotenza. Solo che non ha vinto nessuno dei premi “solitari”, dal Pallone d’Oro in giù. Il punto è che “dimenticare Benzema è sempre stato facile”. Nel suo caso ci sono sempre stati evidenti “problemi di percezione. Quando si intendeva minimizzarlo, venivano utilizzate le statistiche o un’interpretazione parziale dei numeri”. “Era un ottimo attaccante che sapeva giocare a calcio meravigliosamente. Intorno a lui sono accadute le cose che di solito sono associate a grandi talenti, sì, senza demagogia, faccia feroce e peccati di egoismo. Le statistiche scavano male nei fatti intangibili del gioco, che sono stati quelli che Benzema ha dominato come pochi altri negli ultimi 15 anni“.
“La sua naturalezza era confusa con l’indolenza; la sua generosità, con distacco; la sua intelligenza, con morbidezza. Con Benzema tutto sembrava insufficiente. Era il perfetto destinatario delle critiche, un alibi ambulante per i mali del Real Madrid e della squadra francese”.
Segurola ricorda che appena a luglio 2021 Olivier Giroud e buona parte della stampa francese ritenevano che il ritorno di Benzema in nazionale fosse stata la principale causa dell’eliminazione anticipata della Francia dall’Europeo”.
“Benzema si sta godendo gli anni più belli della sua carriera perché ha sconfitto il più temibile dei rivali: i pregiudizi che tanto lo hanno ferito. Finalmente ammirato, si diverte e gioca come un dio”.