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Douclos-Lassalle: «Vinsi la mia prima Roubaix copiando il piano tattico di Moser»

Il francese a L’Equipe: «Lui ha mostrato come vincere, partendo da lontano. Ha sempre fatto così. Nel 92 lo imitai, e finalmente vinsi»

Douclos-Lassalle: «Vinsi la mia prima Roubaix copiando il piano tattico di Moser»
Db Milano 24/02/2009 - funerali Candido CannavÚ / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Francesco Moser

È la settimana della Roubaix. L’Equipe ovviamente dedica pagine e pagine grondanti interesse e storia del ciclismo. Oggi c’è una lunga intervista all’ex corridore Gilbert Douclos-Lassalle che dopo numerosissimi tentativi falliti, vinse la massacrante corsa per due edizioni di fila: a 38 e a 39 anni. Nel 93, la seconda volta, sconfisse allo sprint Franco Ballerini. Ma è della prima vittoria che parla, quella del 1992, e dice che a ispirarlo fu Francesco Moser vincitore a Roubaix per tre anni consecutivi: dal 78 all’80..

Ero lontano dal traguardo, ma mi sentivo in grado di resistere. Volevo vincere alla maniera di Francesco Moser, partendo da lontano. Per me è stato il non plus ultra riuscire a vincere allo stesso modo. Moser è stato l’esempio di come vincere Parigi-Roubaix (lo ha fatto nel 1978, 1979 e 1980) e sempre allo stesso modo. Quando guardo indietro allo schema tattico di Moser nel 1980 e al mio nel 1992, mi dico ancora che l’ho ripetuto in modo identico.

Per me, quella è stata la vittoria della lavagna. È andato tutto esattamente come previsto. Inoltre, non sono mai caduto né ho forato. È stato un giorno benedetto. Devo tanto anche al lavoro della squadra grazie a (Greg) LeMond, (Jean-Claude) Coloti, (Christophe) Capelle, (Thierry) Gouvenou, (Philippe) Casado e tutti gli altri. Avevo lavorato Greg al Tour del 1990 e sapevo che sarebbe stato lì per me nel 1992. Se avessi attaccato, sapevo che era dietro, che sarebbe saltato su tutte le ruote senza prendere il sopravvento e che i miei avversari avrebbero avuto paura di reagire con il rischio di essere contrastati. Quando hai una carta del genere nella tua squadra, sei il più forte!

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