Allegri: «Per allenare una squadra che deve vincere, ci vuole qualcosa che non c’entra con la tattica»

L'allenatore della Juve presenta la sfida al Sassuolo. «Affrontare i neroverdi è difficile, Dionisi è bravo. Per il quarto posto non è finita»

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Roma 20/11/2021 - campionato di calcio serie A / Lazio-Juventus / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Allegri ha presentato in conferenza stampa Sasssuolo-Juventus, in programma domani. Questo il report delle sue dichiarazioni.

«Sarà una partita difficile, il Sassuolo arriva da una sconfitta. È una squadra tecnica, in un’ottima posizione di classifica e sempre difficile da affrontare. A maggior ragione se lo fai dopo una sconfitta. Per loro è una partita importante: battere la Juve la seconda volta sarebbe un risultato prestigioso. Dunque bisogna fare una partita seria altrimenti ne verremo fuori con le ossa rotte»

Gli obiettivi.

«Innanzitutto il quarto posto della Juventus non è ancora matematico, bisogna andarci piano. Ci sono ancora scontri diretti con Lazio e Fiorentina. Facciamo un passo alla volta, grazie. Altrimenti andiamo fuori giri. Aver raggiunto la finale di Coppa Italia è motivo d’orgoglio perché ci permette di giocarci un trofeo: era ed è un obiettivo. Se saremo bravi e fortunati riusciremo a vincere la coppa. Avremo comunque di fronte la squadra più forte che c’è in Italia, è una cosa che non va sottovalutata. Alla fine valuteremo il lavoro fatto, non solo sui risultati. Con la società ci confrontiamo quotidianamente perché bisognerà migliorare quanto fatto quest’anno»

La Juve è in emergenza a centrocampo. McKennie è lontano dal rientro, Allegri fa sapere che solo ieri ha fatto i primi passi di corsa. Locatelli potrebbe addirittura aver finito la stagione. Arthur non rientrerà prima della sfida al Venezia. Allegri ha solo Rabiot e Zakaria, poi ci sono Bernardeschi e Danilo che possono essere adattati.

Su Dionisi.

«Non ho la presunzione di dargli consigli. Dionisi si è calato molto bene nella realtà Sassuolo, la squadra gioca bene. È stato bravo a mettere delle cose sue nel buon lavoro di De Zerbi. I neroverdi giocano partite molto semplici, con giocatori di ottima qualità. Insieme a Italiano eThiago Motta, Dionisi è uno degli allenatori giovani che in prospettiva che può aspirare ad allenari le prime tre grandi squadre italiane. Questo è un bel segnale. Poi è evidente che da allenare una squadra dove non hai la responsabilità di vincere a una in cui devi vincere per forza ci passa qualcosa e non c’entrano le robe tecniche e tattiche. Vanno sommate altre cose: o ce le hai dentro o non puoi allenare»

Sui giovani.

«Il settore giovanile della Juventus sta facendo un ottimo lavoro, l’allenatore è stato molto bravo. Poi l’aggiunta della seconda squadra è importante: il passaggio dalla Primavera alla prima squadra è difficile, alla Juventus è ancora più pesante. Passare per la Lega Pro è un molto più naturale. Poi ci sono i fenomeni che vanno direttamente in prima squadra, ma parliamo di un giocatore ogni cento milioni»

Allegri è l’allenatore in attività con maggiore percentuale di vittorie dopo Guardiola e Ancelotti.

«Sono contento, ovviamente però quello che è stato è stato. Per mantenere quella media bisogna vincere delle partite, io fortunatamente sono alla Juve dove è più facile vincerle che perderle, le partite. Bisogna avere l’ambizione di finire al meglio la stagione arrivando nei primi quattro posti, cercando di vincere la Coppa Italia. L’anno prossimo partiremo da una base più alta»

Prima di lasciare la sala stampa il tecnico della Juventus ha voluto dedicare un pensiero a Stefano Tacconi, sperando di rivederlo il prima possibile.

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