Sul Corsport. Il Brescia è in zona play-off, Cellino non avrebbe potuto esonerarlo. Potrebbe finire con un risarcimento per danno professionale e d’immagine
Il Corriere dello Sport torna sull’esonero di Pippo Inzaghi a Brescia e sull’aspetto giuridico della vicenda. Nel contratto di Inzaghi era stato messo nero su bianco che il tecnico non sarebbe potuto essere esonerato se la squadra fosse stata in zona play-off. Il Brescia attualmente è quinto ma Cellino lo ha ugualmente esonerato. Al suo posto Corini.
La vicenda, infatti, sia pure senza una giurisprudenza consolidata è tutt’altro che archiviata dopo le proteste della stessa Associazione calciatori pronta a far diventare il “caso” un elemento da attenzionare in futuro anche rispetto al contratto collettivo. Mentre le parole inequivocabili di Sara Agostini, la legale di Inzaghi, sottolineano che siamo di fronte a una fattispecie giuslavoristica che potrebbe essere approfondita a livello di giustizia sportiva. «Siamo pronti a far valere i nostri diritti in una vicenda che non ha precedenti, ma c’è un contratto firmato», sottolinea la giurista. E la questione economica è la parte meno rilevante del contenzioso anche se tutto potrebbe risolversi in un risarcimento di un eventuale danno professionale e d’immagine. Il prossimo step, al Collegio Arbitrale dove si proverà a far rispettare la famosa “clausola di salvaguardia” voluta dallo stesso Cellino per convincere Pippo ad accettare la B e a rinunciare a offerte della A.