Alla Gazzetta: «Non gli ho parlato e non so se qualcuno della Federazione lo abbia fatto. La convocazione va meritata giocando bene»

Sulla Gazzetta dello Sport una lunga intervista al ct della Nazionale, Roberto Mancini. Si dice convinto che l’Italia riuscirà ad essere ai Mondiali del Qatar.
«Ci saremo perché siamo forti. Perché siamo stati la squadra migliore degli Europei, perché abbiamo vinto meritatamente, perché abbiamo perso una volta sola negli ultimi tre anni, quando siamo rimasti in dieci, senza quasi mai rischiare di perdere le altre partite».
Sulle critiche dopo il trionfo agli Europei:
«La gratitudine è merce rara, nello sport ancora di più e nel calcio di più ancora. Basta una partita a trasformarti da campione in brocco. Normale. Mi spiace piuttosto che il caos dei calendari, scombussolati dal Covid, con partite ammassate, qualificazioni mondiali, Nations League, ancora qualificazioni… ci abbia impedito di goderci a pieno la vittoria dell’Europeo. Ce lo meritavamo».
Ad un certo punto Coverciano è sembrata un porto di mare, con la Nazionale che perdeva pezzi e calciatori che tornavano nei club di appartenenza al minimo risentimento muscolare. Un problema di motivazione?
«Conosco queste dinamiche da sempre. Non succede solo agli italiani. Dopo la conquista di un grande trofeo, può esserci un po’ di disattenzione, un calo fisiologico. Questi ragazzi hanno ripreso presto e, dopo un paio di giornate di campionato, erano già a Coverciano. La Nazionale soffre puntualmente a inizio stagione. Ma, come atteggiamenti, non ho nulla da rimproverare. Tutti hanno sempre fatto il massimo per venire».
Su Joao Pedro:
«Non è che abbiamo chiesto noi a Joao Pedro di diventare italiano. Ha sposato una donna italiana, ha doppio passaporto, è convocabile. Giusto considerarlo, ha grandi qualità tecniche. Poi la convocazione va meritata, giocando bene. Vale per tutti. Non dimentichiamo che in questi anni il numero dei giocatori italiani si è ristretto ulteriormente rispetto al passato. Siamo scesi al 35%. Si restringe anche la scelta per la Nazionale».
Continua:
«Vedremo cosa accadrà. Non c’è nulla di deciso. Io ho ricevuto solamente la comunicazione che Joao Pedro è convocabile. Non gli ho parlato e non so se qualcuno della Federazione lo abbia contattato. Vedremo come staremo e chi avrò a disposizione».