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Tartaro: «Osimhen? Potrebbero volerci più di 90 giorni per il recupero, dipende dal suo fisico»

Alla Gazzetta: «Si deve riaccendere tutto il sistema muscolare, anche masticatorio. Se dovessero esserci problemi potrebbe tornare in sala operatoria».

Tartaro: «Osimhen? Potrebbero volerci più di 90 giorni per il recupero, dipende dal suo fisico»
Mg Milano 21/11//2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Milan Skriniar

La Gazzetta dello Sport intervista il professor Gianpaolo Tartaro, che ieri ha operato al volto Victor Osimhen. Definisce l’intervento come «uno dei più difficili della mia carriera». Spiega che la situazione trovata era davvero molto complessa.

«Non c’è stata solo una frattura ma soprattutto uno schiacciamento dello zigomo, un danno devastante. L’orbita oculare è uscita dalla cavità. Una situazione che ha coinvolto diverse strutture: muscoli, tendini, nervi e arterie. Una situazione molto complessa. E la ripresa del ragazzo comporta una fase di grossa complicanza. Nella parte dell’urto si è creata una frammentazione di tutti i tessuti che vanno ricomposti e devono riposizionarsi».

Per questo motivo sono state inserite 6 placche e 18 viti. Il bulbo oculare era quasi fuoriuscito.

«Ora si deve riaccendere tutto il sistema muscolare, compreso anche quello masticatorio. Occorre il tempo giusto».

Che potrebbe superare i 90 giorni di prognosi, dice.

«Forse ci vorrà pure qualcosa in più. Il verdetto deve rispondere al patrimonio biologico dell’uomo, alla capacità del singolo individuo. Io, come anche il dottor Canonico o De Laurentiis o anche Spalletti, non abbiamo la sfera di cristallo per dire con certezza quando Osimhen potrà riprendere. Con questo intervento abbiano inserito delle nuove impalcature sul palazzo. Adesso però navighiamo a vista e nessuno può fare previsioni attendibili. Ogni organismo ha la propria storia e contiene la colla di se stesso. Adesso inizia la vera partita di Victor, molto dipende da lui e dal suo fisico».

Non è una situazione da sottovalutare:

«Se ci dovesse essere qualche problema, potrebbe pure tornare in sala operatoria».

E sul possibile uso di una maschera protettiva:

«È troppo presto, io sto invece pensando ancora ai punti e al dopo. Inoltre la maschera si scarica su dei punti particolari e oggi si appoggerebbe dove c’è la frattura. Bisognerebbe studiare una maschera adatta alla conformazione di Victor».

 

 

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