Lo scrive Repubblica: dietrofront dopo il flop Orsato. Ci sarà (forse) una lezione di regolamento su uno o due casi (non per forza i più discussi)

Ricordate la rivoluzione arbitrale con l’annuncio che gli arbitri sarebbero andati in tv a spiegare le loro decisioni? Ecco, dimenticatela. Non accadrà. Scrive Repubblica:
Vogliono rendere più trasparente il mondo arbitrale: un progetto inizialmente nato e naufragato con l’intervista di Orsato a Novantesimo minuto, che ha reso evidente come, senza un controllo a monte, si finirebbe per esporre ogni settimana gli arbitri a un processo mediatico.
Ricordate che Orsato disse che non si accorse del fallo di Pjanic in Inter-Juve perché era troppo vicino all’azione. Non ci credettero nemmeno i familiari di Orsato.
Gli arbitri stanno pensando – scrive Repubblica – a una sorta di punto didattico in cui spiegare un paio di episodi. Una sorta di lezione di regolamento. Ma, attenzione, non necessariamente saranno utilizzati i casi della giornata più discussi.
La seconda non novità arbitrale riguarda l’idea di
Far sentire al pubblico a casa gli audio dei discorsi tra arbitro e Var per una decisione chiave. Difficile che accada in diretta: più semplice a posteriori, utilizzando le conversazioni salvate per scopi didattici. Un modo per “spiegare”, indirettamente, le scelte dei direttori di gara. E provare a togliere fiato alla polemica.
Infine le polemiche di Mourinho hanno sortito un effetto: nasce la figura di intermediario tra gli arbitri e i club. Sarà l’ex arbitro Antonio Giannoccaro nome voluto da Gravina.