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Paolo Rossi, la moglie: «Bearzot lo aveva messo all’ingrasso con tè e biscotti»

Ad un anno dalla scomparsa del campione del Mondo a Libero: «Paolo era legatissimo ad Enzo Bearzot ha sempre detto che doveva a lui il suo successo»

Paolo Rossi, la moglie: «Bearzot lo aveva messo all’ingrasso con tè e biscotti»

Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, calciatore simbolo dell’Italia campione del Mondo dell’82, scomparso un anno fa, ha raccontato a Libero il dolore che ancora l’accompagna

«Sono ancora in mezzo al guado e credo ci resterò per molto tempo. Paolo è l’uomo della mia vita ed il pensiero che le nostre figlie non potranno godere del suo amore mi genera un dolore nel dolore».

Una vita insieme è difficile da archiviare, così come il Mondiale vinto nell’82, di cui Paolo non si stancava mai di raccontare

«Paolo era legatissimo ad Enzo Bearzot ha sempre detto che doveva a lui il suo successo. Al funerale di Bearzot, scomparso il 21 dicembre 2010, Paolo lo ricordò con queste parole: “Io a lui devo tutto, senza di lui non avrei fatto quel che ho fatto. Era una persona di una onestà incredibile e un tecnico di grande spessore. Incarnava la figura dell’italiano popolare, e anche se non è stato uno scienziato o un artista, rimarrà nella storia dei nostri grandi del secolo scorso”».

Pablito era rimasto legatissimo a quella squadra e aveva tanti ricordi di quel periodo insieme

«Un ricordo costante era di quando proprio Bearzot andava tutte le sere a trovare Paolo e Cabrini, con cui divideva la stanza in Spagna: mio marito doveva ingrassare e alla sera, prima di coricarsi, doveva mangiare tè coi biscotti. Ma con Bearzot ci furono altri motivi di condivisione».

Anche fuori dal campo, racconta Federica, condividevano la passione per l’arte e frequentavano assieme artisti come Guttuso oltre ad amare pittori come Burri

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