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L’Italia perse il Mondiale in Irlanda del Nord e la critica accusò il ct di offensivismo

Le partite furono due. Una, amichevole, che si trasformò in rissa. E l’altra, ufficiale, con Brera che invano chiese di schierare la difesa del Padova di Rocco

L’Italia perse il Mondiale in Irlanda del Nord e la critica accusò il ct di offensivismo

Tremate, tremate, le streghe nord-irlandesi son tornate. Lunedì sera a Belfast l’Italia di Mancini si gioca il pass per il Mondiale 2022 in Qatar. Sessantatre anni fa, proprio a Belfast, l’Italia fu esclusa per la prima volta da un Mondiale. Una rissa memorabile e poi una partita persa. Un doppio mercoledì nero, il primo a dicembre, il secondo in gennaio.

Belfast, 4 dicembre 1957. Irlanda del Nord-Italia, gara di qualificazione per accedere al Mondiale 1958 in Svezia. Basterebbe un pareggio per passare. Commissario tecnico Alfredo Foni: col catenaccio ha vinto lo scudetto con l’Inter nel 1953 e nel 1954. Ma in nazionale cambia. Dentro tutti gli oriundi offensivi: Ghiggia, Schiaffino, Montuori, Da Costa.

La prima partita è un bluff. La nebbia impedisce all’arbitro ungherese Zsolt di raggiungere Belfast. Il suo aereo rimane bloccato a Londra. Gli irlandesi, visto che lo stadio è pieno, propongono agli azzurri di giocare ugualmente un match amichevole. Scatta la trappola. L’amichevole servirà agli irlandesi per far saltare i nervi agli italiani in vista del match che sarà valido per il Mondiale.

Negli anni in cui Chiappella venne ad allenare il Napoli ci raccontò la rissa di quel mercoledì di dicembre a Belfast. L’arbitro irlandese Mitchell diresse la gara. Botte da orbi in partita, scazzottata fra i giocatori. “Fu un match di pugilato. Ce la cavammo meglio io e Ferrario, eravamo grossi come gli irlandesi, ne mettemmo giù parecchi” raccontò Chiappella. La partita amichevole finì 2-2.

La partita per la qualificazione si giocò mercoledì 15 gennaio 1958. Allo stadio c’era un clima adeguato a quello che era successo in dicembre.

Foni fu accusato di non schierare una formazione difensiva per portar via il pareggio che serviva. Brera suggerì al commissario tecnico di far giocare la difesa del Padova allenato da Rocco. Foni fece una formazione sballata: Bugatti (Napoli); Vincenzi (Inter), Corradi (Juventus); Invernizzi (Inter), Ferrario (Juventus), Segato (Fiorentina); Ghiggia (Roma), Schiaffino (Milan), Pivatelli (Bologna), Montuori (Fiorentina), Da Costa (Roma).

Gli irlandesi dilagarono nel primo tempo segnando con le mezz’ali McIlroy (13′) e Cush (28′). Nella ripresa segnò Da Costa (56′). A venti minuti dalla fine, Zsolt espulse Ghiggia per fallo di reazione. Non ci fu verso di pareggiare. Per la prima volta l’Italia mancò di partecipare al Mondiale.

Lunedì si giocherà Irlanda del Nord-Italia per andare al Mondiale 2022 in Qatar. In ogni girone di qualificazione solo la prima va in Qatar direttamente, la seconda deve affrontare uno spareggio con una delle altre seconde. Non siamo alla situazione drammatica del 1958, ma poco ci manca.

Stavolta è necessaria la vittoria perché la Svizzera può prendersi il primo posto del girone ospitando la Bulgaria che ha poco da chiedere. Anche gli irlandesi sono fuori dalla qualificazione, ma sono noti il loro spirito combattivo e l’orgoglio. Sul loro campo hanno imposto il pareggio (0-0) alla Svizzera e alla Bulgaria, hanno battuto la Lituania 1-0. Porta inviolata nelle tre partite casalinghe di qualificazione mondiale. Non un buon segno.

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