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Napoli-Bologna 3-0, pagelle / Il vero Grande Centro si chiama Anguissa

Con Spalletti addio frenesia e barocchismi dell’estetica populista. La dea Kali aveva quattro o dieci mani. Il dio Kouli ha Rrahmani. Il gol di Fabian è un monumento alla bellezza.

Napoli-Bologna 3-0, pagelle / Il vero Grande Centro si chiama Anguissa

Le pagelle di Napoli-Bologna 3-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

OSPINA. Zompa e vola nelle uscite, poi nel finale respinge una punizione di Orsolini. Null’altro da segnalare. In attesa del veglione di Halloween domenica prossima a Delucaland, su di lui veglia con serenità l’intera difesa – 6

Il Bologna tira in porta solo una volta, lui si fa trovare presente ogni volta che c’è da far girare la palla dietro, ma con una squadra come questo Napoli non c’è da fare chissà che – 6

DI LORENZO. Stasera l’Euroappuntato fa una partita arcigna là dietro, con due o tre chiusure notevoli. Indi si carica sulle spalle tutto il lavoro sporco a destra e arriva pure a tirare – 6,5

L’Europeo gli ha regalato una maturità senza precedenti. Non si ferma mai e non sbaglia nulla, sembra avere una resistenza illimitata. Ottimo in entrambe le fasi – 7

RRAHMANI. La dea Kali aveva quattro o dieci mani. Il dio Kouli ha Rrahmani. E sono tre giornate che non si prende un gol – 6

Perfetto. Maturo, presente, moderato, equilibrato. Lo guardi e di primo acchito ti sembra uno di quei tipi innocui, anche un po’ insicuro, magari. Poi lo vedi giocare e ti si apre un mondo di calma e pienezza. Non sbaglia niente, annienta Barrow, è una presenza che occupa a perfezione il centro della difesa – 7

KOULIBALY. Come sovente capita in questa stagione, si gioca in una sola direzione e il Comandante si esercita nell’impostazione – 6

Chiude tutto in tranquillità. L’accoppiata con Amir è sensazionale (povero Manolas…) – 7

MARIO RUI. Stasera si spinge talmente in avanti che gli capitano pure un paio di occasioni non secondarie – 6,5

Ha tanti limiti, lo sappiamo, ma lodiamo per una volta la sua capacità di tenerli a bada e di fare un’ottima partita. Spinge come deve, arriva addirittura davanti alla porta. Gioca una quantità impressionante di palloni e non cala mai – 7

GHOULAM dall’86’. Bentornato. Speriamo che stavolta duri, Ilaria – senza voto

Lo vedi entrare in campo e speri che non si scassi di nuovo. Io con Ghoulam tremo. Detto questo, sono ovviamente felicissima del ritorno – sv

ANGUISSA. Il frankismo è la corrente impetuosa che sospinge senza soste il Napule. Altro che Calenda o Mastella, il vero Grande Centro si chiama Anguissa, che sbriciola pure la traversa con una cagliosa da fuori area – 7

È anche merito suo se il Napoli è diventato un meccanismo così vicino alla perfezione. Un giocatore di livello superiore. Recupera, spinge, tampona, apre spazi e finalmente fa anche un bel tiro in porta, sta superando la paura di tirare – 7

DEMME dal 75’. Il suo contributo è soprattutto quello di far riposare il citato e lodato Frank – senza voto

Senza voto

FABIAN RUIZ. Stasera, Ilaria, per l’amato Fabian vanno bene varie metafore ornitologiche, dall’Aquila all’Airone. E la postura nel sinistro fenomenale che buca i rossoblu e sblocca la partita è di un’eleganza senza pari. Da fotografare e appendere in salotto, per continuare ad ammirarne la bellezza – 7

Splendido. Il suo gol è un monumento alla bellezza. Meravigliosa la sua capacità di smarcarsi con una facilità che fa sembrare tutto facile, ma facile non è – 8

ELMAS. Il Macedone è un moto perpetuo. Si fionda ovunque. Anche per questo a volte non è lucido e perde qualche pallone di troppo. Ma dal suo movimentismo può nascere sempre qualcosa, come l’assist per il gol di Fabian – 6,5

Porta freschezza e movimento alla squadra, sicuramente è più vivace di Zielinski. Ancora un po’ confusionario, ma mi è piaciuto quando, implacabile, ha ignorato Lozano a terra continuando a giocare e regalando a Fabian la palla per il fantastico gol – 6,5

MERTENS dal 75’. Un tiro deviato e la ricerca costante della pelota. Ormai Ciro il Belga non si muove più come un ex giocatore come nella cupa èra del Veleno – 6

Che bello non provare più quel triste senso di imbarazzo, Fabrizio! – senza voto

LOZANO. El Tav ha una tonalità grigiastra che stona con la potenza consapevole del Napule. Ma lo aspettiamo fiduciosi: non è vero, Ilaria? – 5,5

E’ quello forse meno dentro alla bellezza del Napoli, in questo momento. Gioca un po’ in solitaria e non viene quasi mai servito bene. Sì, lo aspettiamo, ma speriamo anche che si lasci andare un po’ di più a tutta questa bellezza e decida di esserne parte – 5

POLITANO dal 65’. Senza voto

Senza voto

OSIMHEN. La sua forza primigenia è che anche quando non segna riesce a essere decisivo. Ecco perché lo chiamiamo Victor Victoria. I due rigori sono solo merito suo – 7,5

Una cosa è certa: Osimhen non si butta tanto per simulare. Mi riferisco al rigore. Prova troppo piacere a giocare, si diverte, e non interromperebbe mai un’azione solo per il gusto di provare a recuperare un penalty. Se ne procura due, diventando fondamentale anche senza segnare, come dici tu. Splendida l’apertura per Insigne a inizio partita – 7,5

INSIGNE. Negli allunghi o nei dribbling spesso non riesce a tenere palla, ma quando fa il rifinitore è sempre un’altra storia. La notizia però è che segna due rigori in novanta minuti. Mi era venuta una battuta ma quella sua frase, “i rigori li sbaglia solo chi li calcia”, gli rende saggiamente onore e preferisco lasciare perdere – 7

Ho tremato entrambe le volte, ma ho guardato lo stesso. E sono felice di averlo fatto – 7  

ZIELINSKI. Si fa notare per un fallo. Dove sei Piotr? – senza voto

Senza voto

SPALLETTI. In panca ci va Domenichini, ma Luciano il Folle Calmo vigila dall’alto del San Paolo, pardon del Maradona. Come già domenica a Roma, la squadra conferma la sua vocazione scoperta dallo spallettismo: la percezione continua, netta e positiva di quanto accade minuto dopo minuto. Senza frenesia e senza barocchismi dell’estetica populista – 8

Il Napoli è ormai così prossimo alla perfezione e così incline alla voracità e al gioco di gruppo che Spalletti può stare rintanato nel gabbiotto e sorridere di ciò che vede senza stare a maciullarsi le unghie nella speranza che non si commettano errori o disastri. Quando un allenatore può stare lassù e la squadra non ne risente vuol dire che sta facendo un ottimo lavoro – 8

ARBITRO SERRA. Bravissimo – 7

Sai che non commento gli arbitri quasi mai, a meno di disastri. Serra merita almeno un rigo, perché è stato perfetto – 7

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