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Cannavaro: «Dietro Bonucci e Chiellini il vuoto, sono gli ultimi veri difensori rimasti»

“Quello di oggi è un altro calcio, sai cosa accade dietro uno schermo dalla panchina. L’Italia è migliorata ma la Premier va ad un’altra velocità”

Cannavaro: «Dietro Bonucci e Chiellini il vuoto, sono gli ultimi veri difensori rimasti»
Db Milano 18/10/2015 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Cannavaro

Al netto del piccolo paradosso che El Pais sottolinea in attacco di intervista a Fabio Cannavaro (“ero un difensore e sono italiano, ma voglio che le mie squadre giochino bene. La prima cosa è attaccare perché attaccare difende”), il difensore Pallone d’Oro che ha appena terminato la sua carriera da tecnico in Cina parla dell’evoluzione del gioco, e della fine dei grandi difensori “puri”.

“La scuola che io chiamo Guardiola, che poi ha approfittato della nazionale, ha cambiato lo stile del calcio in generale, ma ora siamo passati ad calcio molto più veloce. È più facile trovare un ragazzo di 1,90, fisicamente forte, che un talento come Messi, Xavi, Iniesta… Questi erano unici. Adesso per fare squadra è più facile cercare gente forte, veloce, resistente. È un altro calcio. Sai sempre cosa fa un calciatore o una squadra in tempo reale. Hai tutto controllato da uno schermo dalla panchina. Questo era impossibile fino a poco tempo fa. È un’evoluzione in cui vince chi si abitua più velocemente. Il calcio non è bianco o nero, a volte è un misto di colori, miglioriamo in alcune cose e peggioriamo in altre. Il nostro calcio è tornato ad essere un calcio interessante e si vede, ma se lo confrontiamo con quello della Premier, stanno andando ancora a un ritmo più alto”.

L’Italia che va all’attacco piace. Ma si regge su Chiellini e Bonucci, che non sono infiniti.

“Siamo migliorati nella mentalità offensiva, ma dobbiamo capire che quando Bonucci e Chiellini saranno finiti non avremo nessuno alle spalle e faremo fatica. Sarà molto più difficile. Possono difendere in un corpo a corpo con 50 metri dietro di loro. Sono gli ultimi due grandi difensori rimasti in Italia. Come la Spagna è stata fortunata ad avere Sergio Ramos e Piqué”.

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