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Bartolini: «I corpi militari non mi vogliono per i miei tatuaggi, se gli fa schifo avere un campione del mondo…»

A Repubblica l’oro nella ginnastica, corpo libero: «Dicono che non vanno bene con l’etica dei gruppi sportivi. Mi dispiace per loro, mi metterò l’anima in pace» 

Bartolini: «I corpi militari non mi vogliono per i miei tatuaggi, se gli fa schifo avere un campione del mondo…»

Su Repubblica un’intervista a Nicola Bartolini, primo campione del mondo al corpo libero, in ginnastica, dai tempi di Chechi (1997). Lavora come influencer, ha un’agenzia attiva su Instagram. Alle Olimpiadi non ha partecipato.

«Perché noi della squadra maschile non ci siamo qualificati, e per una serie di cavilli nell’assegnare i posti individuali, ho saputo solo una settimana prima di partire che non c’era un posto per me. Ho pensato di smettere, l’ho vissuta malissimo, mi sono rifugiato nella mia Sardegna per disintossicarmi dalla ginnastica. Io parto da lì, sono di Quartu Sant’Elena. La ginnastica è un’intuizione di mia madre, e del mio primo allenatore Gian Paolo Murtas».

Lo scorso aprile, agli Europei, ha guadagnato un bronzo, ieri l’oro. Eppure non è inserito in alcun corpo militare. Colpa dei tatuaggi di cui è ricoperto il suo corpo, dice.

«C’è questo stereotipo in Italia, se hai tatuaggi non puoi entrare nei corpi militari. Se fa schifo avere un campione del mondo, mi dispiace per loro, mi metterò l’anima in pace».

Come gli è stato comunicato questo divieto?

«Ho parlato con dirigenti di varie realtà, certi miei tatuaggi non vanno bene con l’etica dei gruppi sportivi».

Addosso ne ha una cinquantina:

«Il primo è stato un quadrifoglio. Poi ci sono due teschi, sul petto una Hannya, un demone giapponese, sono affascinato dalla cultura orientale. La civetta sul braccio esprime la mia anima notturna, non faccio le 5 di mattina, ma mi piace la notte, mi aiuta a riflettere».

Senza stipendio come se la cava?

«Mi appoggio a un’agenzia che lavora su Instagram attraverso la mia immagine. Il centro di allenamento lo mette a disposizione la federazione».

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