Morte Luana D’Orazio, il perito: «Orditoio manomesso per ridurre tempi di produzione»

La giovane operaia morì dopo sette secondi di agonia, trascinata e stritolata dalla macchina. La manomissione era una consuetudine aziendale

luana d'orazio

Su Repubblica la relazione dell’ingegner Carlo Gini, il perito incaricato dalla Procura di esaminare il macchinario che provocò la morte di Luana D’Orazio, la giovane mamma di 22 anni morta stritolata dall’orditoio a cui era preposta nella fabbrica di Oste di Montemurlo, il 3 maggio scorso.

In 69 pagine, il consulente mette sotto accusa il macchinario e l’azienda. L’orditoio sarebbe stato manomesso, oltre che montato in modo non conforme: la presenza di una staffa sporgente (e non protetta) avrebbe di fatto trascinato la ragazza in una morsa.

I vestiti di Luana furono risucchiati in pochi secondi

“attraverso la trazione sia sui fuseaux, sia sulla maglietta, sia sulla felpa e viene portata nella zona di comando del moto del subbio. La trazione su tre elementi dell’abbigliamento cattura il corpo in una sorta di abbraccio mortale”.

Ci sono voluti sette secondi prima che qualcuno intervenisse a spegnere la macchina. Sette secondi di agonia per la ragazza.

L’ingegnere scrive:

La macchina presentava una evidente manomissione con un altrettanto evidente nesso causale con l’infortunio”.

Una manomissione effettuata forse per abbattere i tempi di produzione.

“La funzione di sicurezza della saracinesca era stata completamente disabilitata per cui l’operatore poteva accedere alla zona pericolosa, anche in modalità automatica, senza alcuna protezione. Tale disabilitazione era stata fatta da tempo ed era presente anche sulla macchina non oggetto di infortunio”.

Gini continua dicendo che la manomissione dei macchinari era una “consuetudine di lavoro”, e che “la saracinesca non veniva abbassata da tempo”, come testimoniano “varie ragnatele che si erano andate a formare tra le parti fisse e quelle mobili”. Ragnatele che si formano “dopo un tempo quantificabile almeno in mesi di inattività”.

Nella perizia vengono annotati vizi di conformità nell’utilizzo dell’orditoio, che hanno esposto Luana a grave rischio.

 

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