Gazzetta: l’espulsione di Pellegrini dovrebbe far riflettere sull’utilizzo del Var
L'errore dell'arbitro è stato chiaro, ma il Var non è potuto intervenire. La regola andrebbe cambiata, almeno per i cartellini gialli che portano all'espulsione

Roma 16/09/2021 - Conference League / Roma-CSKA Sofia / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Pellegrini
Il caso Pellegrini, con l’espulsione per somma di due cartellini gialli nei minuti finali di Udinese-Roma, dovrebbe far riflettere sull’utilizzo del Var, scrive Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello Sport.
“Va posta una domanda: ha senso che Pellegrini si sarebbe – paradossalmente – dovuto augurare di essere espulso direttamente? Sì, perché in quel caso l’addetto al Var, di fronte a un rosso diretto, avrebbe potuto richiamare l’arbitro, consigliargli di verificare e di tornare quasi certamente sui suoi passi. Tutto ciò non è invece possibile di fronte a un’ammonizione: tutti (tranne l’arbitro) hanno visto l’errore in diretta, ma nessuno è potuto intervenire. E al Var probabilmente si sono morsi la lingua, perché avrebbero voluto aiutare Rapuano e non potevano farlo”.
E’ chiaro che non tutte le ammonizioni possono essere passate al setaccio, scrive Vocalelli, ma le immagini dovrebbero essere utilizzate almeno per valutare i gialli che portano ad un’espulsione.
“Perché l’obiettivo – senza poterli azzerare – dovrebbe essere quello di ridurre come detto gli errori. E perché le regole vanno sempre rispettate. Ma la prima da seguire dovrebbe essere sempre quella del buon senso”.