“Pratico, leale, trasparente”. Il Barcellona in crisi ha una sola sicurezza: Koeman

Su La Vanguardia l'elogio del tecnico ad un anno dal suo arrivo: "un uomo di club" che ha conquistato tutti piano piano, e che ora deve gestire il post-Messi

Koeman

Db Torino 04/06/2018 - amichevole/ Italia-Olanda / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ronald Koeman

Koeman è l’allenatore del Barcellona da esattamente un anno. E nel frattempo il Barcellona non è più quello di un anno fa. E’ cambiato, stravolto, dalla crisi, dalla nuova presidenza, dall’addio di Messi, dal ridimensionamento generale. Ma lui è ancora lì, quando all’inizio pareva proprio lui il primo a dover andarsene ai primi segnali di difficoltà.

La Vanguardia gli dedica un pezzo, definendolo uno pratico, per natura positivo, persistente e leale: “Se c’è un problema, trova la soluzione. E non se ne pente”.

“E’ molto Barça”, dicono quelli che lo conoscono. “E’ un uomo di club, che tiene sempre conto delle esigenze della società”. “Ha lasciato nel 1995, ma è rimasto emotivamente attaccato al club. Capisce tutto ciò che accade”.

Un’altra delle qualità che spicca nel tecnico è la trasparenza, scrive La Vanguardia. “L’olandese è diretto. I giornalisti lo apprezzano in sala stampa perché quando è arrabbiato o non gli piace qualcosa, non gira intorno alle cose. “Ma prima ne parla con i giocatori”, spiegano dall’interno.

“L’eroe di Wembley non si comporta come un divo e forse manca della scintilla del genio. Ma sa come sfruttare i suoi giocatori. La sfida che ha ora è che la squadra non si accorga dell’addio di Leo Messi. Ma con Koeman il Barca è al sicuro”.

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