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Tebas: “La Superlega è un progetto da bar, quella di Perez è una battaglia ideologica”

Il Presidente della Liga: “I campionati nazionali generano 13 miliardi di euro in diritti tv, molto più della Champions o della Superlega. Basta nuove competizioni”

Florentino Pérez non decide mai di polso, sembra incredibile che tu non lo conosciate. E’ una questione ideologica. Florentino ha un concetto di calcio che mette a rischio l’industria”. Javier Tebas bolla la Superlega come un “progetto da bar”, ma il presidente della Liga dice che ora tocca mettersi al riparo per le mosse del futuro.

“I club non ci riproveranno per molto tempo. Devo ricordare che nel 2019 abbiamo dovuto affrontare UEFA ed ECA perché volevano cambiare modello alla Champions, volevano una Superlega. Abbiamo incontrato 500 club in Europa per metterci contro. Siamo sempre di fronte a progetti da bar

“La Liga ha fatto uno sforzo sovrumano per continuare a competere. Ma basta con le nuove competizioni. Dobbiamo proteggere l’attuale ecosistema calcistico. Solo coi diritti audiovisivi generiamo 13.000 milioni di euro tra i cinque principali campionati, quattro volte più di una Coppa del Mondo per Club o della Champions League. Il problema dei grandi club non è quello di ottenere di più. Quello che vogliono fare è svuotare i grandi campionati per portarli ai grandi club. Non sono il motore del calcio”.

Le sanzioni, dunque:

“Rispetto l’autonomia della UEFA e devo prendere una decisione in base al suo statuto. Ciò che faranno avrà una base giuridica sufficiente. Queste squadre non solo competono in Champions League, l’UEFA non può rimanere passiva di fronte a questo e nemmeno la Liga. Dobbiamo mettere in protezione i meccanismi in atto affinché non accada di nuovo. Ne vale la pena. Una sanzione è il minimo. Gravina è il presidente della Federazione italiana e ha una configurazione simile alla nostra. Non abbiamo la capacità normativa di sanzionare nessuno. Sono le federazioni che dicono chi va in Europa. Ma Madrid e Barcellona appartengono a un corpo che decide di diritti e strategie commerciali. Il Madrid era lì e lavorava a una Superlega. È giusto avere informazioni sui negoziati sui diritti audiovisivi e lavorare alla Superlega?”.

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