Aifa, Palù: «Vaccino ai 12-15enni? Ci esprimeremo lunedì»

A RaiNews24: "Normalmente l'Aifa agisce così: il direttore generale si consulta con la Commissione tecnico scientifica e si dà il via libera"

Palù

Ieri l’Ema ha dato l’ok alla somministrazione del vaccino anti-Covid Pfizer ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Ospite a Domande e Risposte, su RaiNews24, Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, che dovrà dare il via ufficiale ai vaccini, si è espresso come segue:

“È una questione di ore o di giorni. Penso che massimo lunedì l’Aifa si esprimerà coi suoi organi. Normalmente l’Aifa agisce così: il direttore generale si consulta con la Commissione tecnico scientifica e si dà il via libera”.

Sui tempi delle seconde dosi:

“Noi abbiamo distanziato la seconda dose in base alla risposta clinica e immunitaria. La decisione di portare l’intervallo per i vaccini a mRna a 42 giorni è stata presa in maniera razionale e non perdiamo niente”. Per AstraZeneca fino alla 12esima settimana si ha ancora una risposta ottimale. Gli inglesi hanno una mentalità molto pragmatica. Erano peggio di noi come curva epidemica, non avevano scorte di vaccini all’inizio e si sono inventati una sperimentazione sul campo. È sul campo dove vacciniamo massivamente la popolazione che impariamo il resto, cioè se si può allungare la distanza fra dosi. E gli inglesi hanno dimostrato che, anche allungando a 12 settimane, si poteva avere una riposta importante e che con il vaccino adenovirale più si attendeva e più la risposta anticorpale aumentava”.

Sulla diffusione in Italia della variante indiana:

“E’ meno dell’1%” mentre in Gran Bretagna si sta registrando un aumento di casi Covid negli ultimi giorni, concentrati in particolare in alcune zone, e i dati mostrano che in un’alta percentuale si tratta di variante indiana. In Gran Bretagna non è ancora dominante la variante indiana. Il virus evolve. Gli inglesi sono più attenti e se ne accorgono rapidamente. Questa variante è ancora più attrezzata per contagiosità e quindi si diffonde, per il momento sono solo cluster. E in Gran Bretagna ci sono molti indiani”.

 

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