A Repubblica Milano: «Sconsigliare AstraZeneca sarebbe come sconsigliare una tac in caso di necessità. Non possiamo fermarci né rallentare, altrimenti aumenteranno i malati e i ricoveri in rianimazione»
Il direttore del reparto Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha rilasciato un’intervista a Repubblica Milano sui vaccini. In particolare sull’AstraZeneca, nell’occhio del ciclone da settimane per i rari casi di trombosi connessi all’inoculazione delle dosi.
«Io non sconsiglio certo AstraZeneca. Sarebbe come se sconsigliassi di fare un esame radiologico con mezzo di contrasto iodato o con gadolinio in una situazione di necessità. Questo tipo di esame, dal punto di vista della letalità, è probabilmente più pericoloso rispetto al vaccino di cui stiamo parlando. E a nessuno verrebbe in mente di rifiutare una Tac quando serve, pur essendo noti alcuni rarissimi casi di reazioni importanti o addirittura decessi in rapporto a un milione di esami. Per il vaccino discorso è identico».
L’unica cosa certa, dice Galli, è che senza vaccino ci si ammala. Non ci si può fermare. E adombra che, dietro il polverone che si è sollevato, ci siano motivazioni economiche.
«Non possiamo permetterci il lusso di fermarci, né di rallentare. Ma era ovvio che si creasse il panico, con questo polverone che è stato scatenato. Non voglio fare dietrologie, ma visti questi fatti mi ritrovo ad avere una non bella sensazione. Non ho elementi, ma strano che succeda tutto questo per AstraZeneca che è il vaccino che costa meno, come per altro anche J&J, che costa poco più della metà degli altri farmaci. Comunque, ribadisco che i motivi della sospensione possono essere quelli della cautela, ma nel caso specifico questo viene spinto un po’ troppo. Se è verosimile che negli Usa ci si fermi dato che sono in grado di produrre e utilizzare altri vaccini, noi in Europa abbiamo l’assoluta necessità di avere tanti vaccini».
Se nessuno dei due vaccini dovesse essere più usato, sarebbe un problema enorme.
«Rischiamo di ritardare la campagna al punto tale che saranno molte le persone non vaccinate, che si ammaleranno e finiranno in rianimazione. Questa è una certezza, mentre le reazioni avverse gravi causate dal vaccino sono solo ipotesi».