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«Vorrei rivedere Sordi, Gassman e Villaggio e chiedergli se mangiano, vivono di memoria, cosa fanno»

Maurizio Costanzo a Libero: «Vorrei sapere se sono vicino a Marte o a Venere. Se possono leggere i nostri pensieri. Se possono fermare l’auto che ci sta per investire o suggerire la risposta giusta all’esame di maturità» 

«Vorrei rivedere Sordi, Gassman e Villaggio e chiedergli se mangiano, vivono di memoria, cosa fanno»

Libero ospita una lunga intervista a Maurizio Costanzo. Tra i temi toccati anche quello della fede. Gli viene chiesto se ne ha.

«Mi sono interrogato a lungo. Vorrei tanto averla, ma non ci riesco. Non sono credente, però non sono nemmeno blasfemo: rispetto chi la fede ce l’ha. È un gran conforto, un aiuto, un rifugio nei momenti cruciali della vita».

Sull’Aldilà:

«Più si avvicina il momento del distacco, più spero ci sia. Così potrei rivedere alcune persone a me molto care».

E indica chi vorrebbe incontrare di nuovo.

«I miei genitori, il mio amico del cuore, Lucio, un geometra. E poi Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Paolo Villaggio, che ho frequentato fino ai loro ultimi giorni. Mi sento un sopravvissuto, lo dico sul serio».

Gli domanderebbe

«Se mangiano, se vivono di memoria, cosa fanno, che succede lì. E dove sono fisicamente: vicino a Marte, a Venere? Se vedono gli astronauti, se possono leggere i nostri pensieri, sorvegliare i nostri sogni. Ma anche se possono fermare l’auto che ci sta per investire e se riescono a suggerire la risposta giusta all’esame di maturità. Ame piacerebbe che fosse così».

Dice di avere paura della morte.

«Sì, mi fa paura perché non ho la fede che mi garantisce un’altra vita oltre questa».

E quando gli chiedono se ogni tanto ci pensa, risponde:

«Non avendo il dono dell’eternità, sì. Mi piace troppo vivere».

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