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Ponte Morandi, il Riesame: “tutti i tecnici e i manager di Autostrade risparmiavano sulla sicurezza”

Sul Secolo XIX. I giudici hanno respinto il ricorso di un ingegnere che voleva rientrare in servizio parlando di “politica spregiudicata” diffusa ad ogni livello, in spregio alla sicurezza degli utenti

Ponte Morandi, il Riesame: “tutti i tecnici e i manager di Autostrade risparmiavano sulla sicurezza”

Tutti, in Autostrade, dai tecnici ai manager, risparmiavano sulla sicurezza. Anche in spregio alle conseguenze possibili per gli utenti della rete autostradale. Sono le conclusioni a cui sono giunti i giudici del Tribunale del Riesame, che hanno rigettato il ricorso di un ingegnere che voleva rientrare in servizio. Uno tra coloro i quali erano finiti ai domiciliari per la questione dei pannelli fonoassorbenti.

I giudici parlano di

una logica aziendale che partiva dai dirigenti e arrivava fino ai tecnici e che mirava a ridurre e contenere le spese della zona di propria pertinenza con ogni mezzo anche il più spregiudicato”.

La concessionaria, scrivono, ha attuato a tutti i livelli

“un’azione di contenimento delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, riducendo quindi all’osso i costi al fine di massimizzare i profitti ed incrementare dividendi agli azionisti. Anche laddove tale finalità esponeva la collettività al rischio poi purtroppo divenuto tragicamente concreto di pericoli per l’incolumità”.

 

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