“Niente alcol o droghe, solo psicofarmaci”. L’autopsia di Maradona dice che non gli stavano curando il cuore

Alcuni di questi farmaci psicotropi producono aritmie. E potrebbero essere stati la causa del decesso

luque Maradona

Niente alcol. Niente droghe. Solo psicofarmaci. Diego Armando Maradona il giorno della sua morte aveva assunto quattro psicofarmaci. Lo evidenziano i risultati dell’autopsia, pubblicati dal giornale argentino Olé.

Le analisi effettuate sul sangue e sulle urine dell’ex calciatore indicano che Maradona aveva assunto prima di morire “venlafaxina, quetiapina, levetiracetam e naltrexone”. E dicono anche un’altra cosa: alcuni di questi farmaci psicotropi sono “aritmogeni”, producono cioè aritmie. E potrebbero essere stati la causa del decesso.

Maradona infatti soffriva di una cardiopatia cronica, e fa specie che non siano state rinvenute tracce di alcun farmaco per la sua malattia cardiaca.

La venlafaxina è un farmaco antidepressivo utilizzato per trattare i disturbi d’ansia, la quetiapina è un antipsicotico utilizzato anche per la depressione grave e alcune dipendenze, il levetiracetam è un farmaco antiepilettico che agisce sul sistema nervoso centrale e può causare sonnolenza e una ridotta capacità di reazione, il naltrexone blocca l’effetto dei farmaci oppioidi ed è usato per prevenire l’astinenza da alcol, dicono gli esperti.

E’ il mix di farmaci prescritto a Maradona dalla psichiatra Agustina Cosachov, che insieme al neurochirurgo Leopoldo Luque è indagata per omicidio colposo.
Le analisi complementari dell’autopsia dicono anche che il corpo di Maradona presenta “quadri compatibili con cirrosi epatica, necrosi tubulare acuta associata a malattia renale cronica, miocardofibrosi, fibrosi subendocardica e aree suggestive di ischemia acuta”. Sono stati inoltre riscontrati “ateromatosi coronarica calcificata non occlusiva, polmone con caratteristiche asfittiche associate a malattia polmonare cronica esacerbata e la presenza di siderofagi che potrebbero essere compatibili con l’insufficienza cardiaca”.
Il quadro istopatologico è compatibile anche con “cirrosi, necrosi tubulare acuta, glomerulosclerosi focale, aterosclerosi, cardiopatia ischemica e iperplasia arteriosa nel nodo senoatriale”.
Maradona è morto ufficialmente a causa di un “edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca cronica esacerbata”.
Correlate