Alcuni di questi farmaci psicotropi producono aritmie. E potrebbero essere stati la causa del decesso

Niente alcol. Niente droghe. Solo psicofarmaci. Diego Armando Maradona il giorno della sua morte aveva assunto quattro psicofarmaci. Lo evidenziano i risultati dell’autopsia, pubblicati dal giornale argentino Olé.
Le analisi effettuate sul sangue e sulle urine dell’ex calciatore indicano che Maradona aveva assunto prima di morire “venlafaxina, quetiapina, levetiracetam e naltrexone”. E dicono anche un’altra cosa: alcuni di questi farmaci psicotropi sono “aritmogeni”, producono cioè aritmie. E potrebbero essere stati la causa del decesso.
Maradona infatti soffriva di una cardiopatia cronica, e fa specie che non siano state rinvenute tracce di alcun farmaco per la sua malattia cardiaca.
La venlafaxina è un farmaco antidepressivo utilizzato per trattare i disturbi d’ansia, la quetiapina è un antipsicotico utilizzato anche per la depressione grave e alcune dipendenze, il levetiracetam è un farmaco antiepilettico che agisce sul sistema nervoso centrale e può causare sonnolenza e una ridotta capacità di reazione, il naltrexone blocca l’effetto dei farmaci oppioidi ed è usato per prevenire l’astinenza da alcol, dicono gli esperti.