L’allenatore, subentrato a Iachini, si è presentato in conferenza stampa: “Non sarò esuberante, ma voglio proporre una squadra coraggiosa in poche settimane”
Dieci anni dopo, Cesare Prandelli torna ad allenare la Fiorentina. L’allenatore si è presentato in conferenza stampa, e prima di rispondere alle domande ha voluto ricordare il collega del Corriere dello Sport Alessandro Rialti, scomparso lo scorso aprile.
Spero di dare tanto alla Fiorentina, ho già qualche idea ma voglio parlare prima con i giocatori. Ho detto a Pradè che la squadra ha un buon motore, le basi per lavorare bene ci sono. Mi sono messo al servizio della società e ho una responsabilità doppia, da allenatore e da tifoso. Firenze è esigente, dobbiamo capire cosa vuole la gente.
In tanti mi hanno chiesto di tornare, io non sarei mai andato via e ora voglio riprendere un discorso. Commisso ha una sensibilità straordinaria, vogliamo creare qualcosa di importante. Problemi ce ne sono ma vogliamo andare oltre. Spero di proporre una squadra coraggiosa in poche settimane, ma non devo essere esuberante: i giocatori comunque erano legati a Iachini.
In futuro sarebbe bello avere Batistuta nello staff per allenare gli attaccanti. Ribery? Vediamo se si ricorda del furto che ci fece col Bayern in Champions League (ride, ndr). Comunque non possiamo basarci solo su di lui, anche se può fare la differenza.