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Gattuso: «Ogni partita importante, succede questo. Atteggiamenti da professorini che non mi piacciono»

L’allenatore a Sky: «Dobbiamo cominciare a pensare con una testa sola, ci siamo messi a fare questione facendo i maestri. Il responsabile sono io»

Gattuso: «Ogni partita importante, succede questo. Atteggiamenti da professorini che non mi piacciono»

L’allenatore del Napoli Rino Gattuso è intervenuto ai microfoni di Sky dopo la sconfitta rimediata contro il Milan

Gli episodi sono stati decisivi e non a vostro favore

«La prestazione del singolo non mi interessa, ci può stare l’errore. Penso che abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo fatto tutto noi, abbiamo fatto errori e abbiamo creato. Quando arriva una partita importante succede sempre qualcosa, ma questo è un mio problema, sono io che non riesco a far interpretare le partite in un certo modo. Penso che ciascuno di noi, io per primo ci dobbiamo assumere delle responsabilità di giocare più seriamente. Bisogna stare sul pezzo e il primo responsabile sono io. Non bisogna sempre pensare che perdiamo per sfortuna. Ci manca di arrivare alle partite con l’occhio diverso»

Manca una leadership

«Sono io il responsabile. La guido io la squadra, le scelte le faccio io. Ci può stare che prendo un gol, ma poi vedo atteggiamenti che non mi piacciono. Bisogna aggiustare questo aspetto»

Sull’episodio Ibra-Koulibaly?

«Non voglio parlarne, non lo so. Vedendola in televisione sembra una gomitata alla Tyson, ma non voglio commentare ci sono persone alla Var che hanno deciso così»

L’arma in più del Milan è il suo amico Ibra, se le è ancora amico?

«Rimarrà sempre amico. Sì sa come gioca il Milan, il Milan lavora poco e crede fortemente in Ibra. Sappiamo che Ibra ha queste caratteristiche, è quai più forte adesso che dodici anni fa, fanno tutto perché credono in lui. Non è la più forte perché anche noi oggi abbiamo avuto tante palle gol, ma ci manca la mentalità che non è saper giocare a calcio. Tante volte vogliamo fare i professori»

Ma il motivo di questo rilassamento?

«Non è un rilassamento, è una mentalità che ci portiamo dietro da tanto e per questo che dico il primo responsabile sono io»

In conclusione Gattuso precisa

«Io ho una mentalità totalmente diversa da quando giocavo, mi piace far giocare bene la mia squadra ma non posso accettare che nei momenti di difficoltà non si giochi con il coltello tra i denti. Ed è successo in più di un caso che ho visto atteggiamenti che non mi piacciono in cui ci siamo messi a discutere con l’arbitro e a fare questioni facendo i maestri. Il Napoli ha qualità, ma non sempre basta. Dobbiamo cominciare a pensare con una testa sola»

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