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Ozil: “Mi massacrano da due anni perché non ho accettato il taglio dello stipendio”

Il giocatore dell’Arsenal è l’unico a non aver accettato la riduzione di stipendio in un club che ha licenziato 55 impiegati ma continua a investire sul mercato

Ozil: “Mi massacrano da due anni perché non ho accettato il taglio dello stipendio”

Mesut Ozil a 31 anni è un ex calciatore pagato 350.000 sterline a settimana. All’Arsenal gli hanno fatto terra bruciata, non gioca un minuto da non si sa più quanto tempo. E – parole sue – sono due anni che lo massacrano perché non ha accettato il taglio dello stipendio come i suoi compagni, in un club salito agli onori della pubblica indignazione per aver annunciato il licenziamento di 55 impiegati per finanziare la campagna acquisti che gli consentirebbe di lottare per la Champions.

Non solo, Ozil non ha intenzione di lasciare il club prima della scadenza del contratto, l’anno prossimo. L’ex nazionale tedesco è stato l’unico all’Arsenal a rifiutare la riduzione del 12,5% dello stipendio. E ora si sfoga parlando a The Athletic.

“A tutti stava bene il differimento dello stipendio, ma era una situazione di grande incertezza. Sarei stato disponibile ad accettare un taglio se necessario una volta che le prospettive calcistiche e finanziarie fossero state più chiare. Ma ci hanno costretto ad una scelta senza un’adeguata consultazione. Io ho il diritto di sapere tutto, di capire perché sta accadendo e dove stanno andando i soldi. Non ci hanno dato dettagli, e c’era molta pressione”.

Ozil dice anche che ha dovuto pensare alla sua famiglia e alle sue associazioni di beneficenza prima di prendere la decisione di rifiutare il taglio, e ritiene che le critiche che gli sono state rivolte siano ingiustificate.

“Hanno cercato di distruggermi negli ultimi due anni, portando avanti una campagna per mettermi i tifosi contro, avvalorando un’immagine di me che non è veritiera”.

Il tecnico Arteta insiste: Ozil è stato ostracizzato dalla squadra esclusivamente per motivi tecnici.

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