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Sconcerti: “Conte ha toppato di brutto la stagione”

A TMW Radio: “Se una classe non rende, la colpa la dai al maestro. Alla fine, rimangono tante polemiche e molti giocatori non valorizzati”

Sconcerti: “Conte ha toppato di brutto la stagione”
(foto Hermann)

Il giornalista del Corriere della Sera, Mario Sconcerti, ha rilasciato un’intervista a TMR Radio. Ha commentato la situazione di tensione in casa Inter.

Conte può essere messo in discussione a fine stagione?

“Sarebbe clamoroso, anche perché licenziarlo costa un pacco di soldi, avendo altri due anni di contratto a 11 milioni netti, una storia da 40-50 milioni. Mi sembra chiaro che il lavoro di quest’anno sia andato bruciato: sia per i risultati, sia perché lo stesso Conte più volte ha sottolineato che questa non è la sua squadra. Non credo avrebbe troppa voglia di continuare così. Penso che Conte questa stagione l’abbia toppata di brutto. Se una classe non rende, la colpa la dai al maestro. Alla fine, rimangono tante polemiche e molti giocatori non valorizzati. Credo che la società l’abbia supportato in tutto e per tutto, non rispondendo mai alle provocazioni di Conte che non aveva i giocatori che voleva. Io seguo il calcio da tanto tempo, e una sfacciataggine come la sua non l’ho mai vista. Più in generale penso che squadre vincenti non ce ne siano in questo campionato, a partire dalla Juve: vedo tante splendide squadre perdenti, forse per la prima volta nessuno merita di vincere il campionato per quanto ha convinto e dominato. Di squadre perfette ho visto solo la Lazio a tratti e l’Atalanta, che comunque in autunno, quando doveva gestire la Champions, ha perso varie partite di fila. Pure la Roma al quinto posto mi sembra fragile, il Napoli sesto e il Milan settimo non mi sembrano complete. Da lì poi si va sulla media borghesia del campionato, magari penso al Sassuolo ma non si può mettere a paragone”.

Sulle polemiche arbitrali e sui falli di mano.

Gli arbitri sembrano soldatini, sì, ma lo sono anche i tifosi: si pensa sempre al proprio piccolo battaglione. Ognuno avrà i suoi punti per cui recriminare… Il problema dei rigori e dei falli di mano è un problema assurdo volutamente portato avanti dagli arbitri per eliminare il loro imbarazzo. Nel momento in cui una casta potentissima di giudici che eleggono se stessi… Noi tifosi pensiamo sempre a complotti, eppure nessuno si fila di noi, a nessuno frega niente. L’arbitro è solo, questo concetto fondamentale lo guida. Gli arbitri si detestano l’uno con l’altro, sono avversari: se sale uno, scende l’altro. Eppure nessuno sembra chiedersi certe cose. Questo tipo di casta, per proteggersi, ha detto di essere in profondo imbarazzo sulla regola della volontarietà, e allora l’ha abolita. Così qualsiasi fallo di mano diventa rigore, e per gli arbitri il problema è stato chiuso. Si può dire che l’arbitraggio di Juve-Atalanta sia stato uno scandalo, ma loro possono rifarsi al regolamento. Ma come si può pensare che la mano non faccia parte del corpo, come fanno i difensori a scivolare con le mani dietro? Roba da equilibristi”.

Si rischia che gli attaccanti ora mirino le mani e non la porta?

“Questa è una conseguenza finale, l’effetto. Consideriamo fuori dalla norma cose naturali: un uomo quando cade in terra, come prima cosa che fa per istinto è mettersi una mano tra le gambe. Invece no, bisogna tenerle scoperte per tenere le braccia incrociate dietro le spalle e andando avanti sull’erba a gambe aperte. Ma si è mai visto fare certe cose in natura? Gli arbitri hanno pensato: come chiudere la discussione davanti alle moviole che ci sputtanano? Che qualsiasi fallo di mano sia rigore, e questa è imbecillità“.

 

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