“Il Brescia non è la Juventus o il Real Madrid, per avere Mario Balotelli abbiamo fatto un sacrificio economico per fargli un contratto, era il nostro grande sogno”.
Il presidente del Bescia, Massimo Cellino, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla trasmissione “La politica nel pallone”. Ha parlato di Balotelli, ormai in guerra dichiarata al club.
”Braccio di ferro con Balotelli? Dovete chiedere a lui. Il Brescia non è la Juventus o il Real Madrid, per avere Mario Balotelli abbiamo fatto un sacrificio economico per fargli un contratto, era il nostro grande sogno”.
Sulla polemica nata con Raiola, che ha accusato il club di non fare tamponi ai calciatori.
“Se facessimo tanti punti quanto i tamponi saremmo primi. Abbiamo speso 100mila euro in esami nel giro di 10-12 giorni. Non capisco poi perché versiamo in tasse il 60% delle nostre entrate e non abbiamo diritto ad avere i tamponi dalle strutture mediche“.
Cellino ha dichiarato di non avere grandi speranze nella salvezza del Brescia. La squadra è ultima in classifica, con 16 punti. Ha due punti in meno della Spal a dodici giornate dalla fine del campionato.
”Io alla salvezza ci credo ma non molto, ma Lopez e almeno un 60% della squadra ci credono e per rispetto a loro ci devo credere anch’io”.
Infine, sulla ripresa del calcio:
“Quello attuale è un calcio farlocco, forzato dopo tre mesi di sosta, ma siamo dovuti ripartire per evitare la debacle finanziaria del sistema“.