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La Verità attacca De Luca: molto fumo, tanti ritardi (terapia intensiva ma non solo)

Due pagine del quotidiano di Belpietro: «La Campania era ultima nel rapporto posti in terapia intensiva/popolazione». Le accuse al sistema sanitario

La Verità attacca De Luca: molto fumo, tanti ritardi (terapia intensiva ma non solo)

La Verità, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, imbastisce due pagine contro Vincenzo De Luca. Tre gli articoli. Fondamentalmente tutti ispirati dall’opposizione. Tante dichiarazioni sono affidate a Nicola Molteni coordinatore della Lega in Campania, poi c’è Maria Grazia Di Scala consigliera regionale di Forza Italia, un’intervistona a Valeria Ciarambino capogruppo Cinquestelle in Regione e poi una a Michele De Lucia sindaco di Positano che accusa De Luca di aver ucciso il turismo.

La Verità scrive che il can can mediatico messo su da De Luca

serve a far dimenticare che a fine febbraio, mentre al Nord scoppiava la pandemia, lui esortava a non fare dell’allarmismo perché, disse, il coronavirus semmai «accompagna i novantaquattrenni, già malati, nell’ultimo viaggio». Salvo ricredersi di lì a breve, sposando in pieno la linea salviniana della chiusura totale. Il virus ha trovato il governo regionale totalmente impreparato, con un numero limitatissimo di posti letto in terapia intensiva, 335, che hanno reso la Regione ultima in Italia in relazione alla popolazione. Eppure, nei cinque anni di amministrazione, De Luca ha annunciato più volte, senza mai realizzarlo, il raddoppio dei posti letto. Dieci giorni fa ne ha promessi addirittura 800 entro l’autunno.

La Verità fa il punto sulla situazione ospedaliera campana:

il piano di rientro dal deficit da 9 miliardi, ultimato da De Luca, si è rivelato un capestro per il sistema sanitario campano. Ospedali chiusi, letti insufficienti, blocco del turn over, liste d’attesa infinite, reparti fatiscenti, condizioni igieniche da terzo mondo come testimoniano le immagini delle invasioni di formiche al San Giovanni Bosco di Napoli, dove a gennaio 2019 è anche crollato il soffitto della sala parto. Per non parlare dei cedimenti dell’ospedale Incurabili nel centro storico di Napoli.

 

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