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La Gran Bretagna va per la sua strada: nessuno stop, né partite a porte chiuse

Lo ha detto il Ministro dello Sport Dowden alla BBC: “Non c’è ragione perché attualmente la gente non possa assistere a competizioni sportive”

La Gran Bretagna va per la sua strada: nessuno stop, né partite a porte chiuse

Sarà l’effetto Brexit, ma sulla gestione degli eventi sportivi in piena epidemia da coronavirus la Gran Bretagna tira dritto: per ora nessuno stop, tantomeno partite a porte chiuse.

Lo ha detto il Ministro della Cultura con delega allo Sport Oliver Dowden, che ha escluso l’introduzione di misure precauzionali drastiche alla vigilia della riunione Cobra che si svolgerà oggi a Downing Street sull’emergenza.

“In questo momento non siamo nella situazione di dover cancellare o posticipare gli eventi – ha detto Dowden alla BBC – Sabato ero a Twickenham, c’era una grande folla. Non c’è ragione perché attualmente la gente non possa assistere a competizioni sportive”.
In ogni caso tutte le ulteriori decisioni che verranno prese saranno in linea con quanto suggerito dalla commissione tecnico scientifica che sta coordinando la gestione dell’emergenza:
“Ho chiesto alla stessa commissione di incontrarsi con le singole federazioni sportive per fornire tutte le informazioni possibili. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, qualsiasi ipotesi di cancellazione è altamente prematura”.
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