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Brescia, calano i contagi nel paese che ha più malati (Orzinuovi) e che ha chiuso tutto da una settimana

Corriere Brescia: il 75% delle vittime di Covid-19 ha più di 75 anni. Il 21% tra i 65 e i 74 anni. Nove su dieci avevano altre patologie gravi, cardiache o di diabete

Brescia, calano i contagi nel paese che ha più malati (Orzinuovi) e che ha chiuso tutto da una settimana

Sul Corriere della Sera Brescia i dati della mortalità da Covid. Finora ci hanno ripetuto che a morire sono solo gli anziani, tra l’altro con patologie pregresse. Ma andando più nello specifico i numeri diventano importanti.

Il 75% delle vittime bresciane di Covid-19 (tre su quattro) ha tra i 75 e gli 84 anni oppure più di 85. Ma un quarto ha un’età inferiore. Non solo, un deceduto su dieci era sano. Solo il 20% dei morti (di tutte le età) aveva patologie respiratorie croniche, anche se nove su dieci avevano altre patologie gravi, cardiache o di diabete. Uno su dieci stava bene.

Il 21% delle vittime ha tra i 65 e i 74 anni. Fino a due giorni fa, tra le vittime ce n’erano tre tra i 50 e i 64 anni e anche un 38enne. Tutte persone con malattie croniche, comunque. Perché il Covid peggiora anche quelle.

Brescia ha anche un altro primato, quello della vittima più giovane in Italia di coronavirus. Un ragazzo con disabilità ospite di un centro diurno, contagiato da un educatore. Anche lui aveva già qualche problema respiratorio.

Ci sono poi i casi positivi.

Premesso che non sapremo mai con esattezza qual è la cifra esatta dei contagiati, perché il tampone viene praticato solo a coloro che hanno sintomi molto gravi (febbre alta, almeno sopra i 37,5 gradi e problemi respiratori) fino ad oggi il paese dove c’è stata la maggiore probabilità di contrarre il Covid 19 è Orzinuovi: su una popolazione di 13 mila abitanti i contagiati accertati da Ats ieri erano 107, ovvero uno ogni 121 abitanti del paese. Per gli amanti delle percentuali si tratta dello 0,82% dei residenti. Il numero di nuovi contagi ieri era sceso a soli due casi. Un segnale molto positivo: l’altro ieri i nuovi casi erano 7 mentre mercoledì erano 23. Forse si sta avverando quanto sperato dal sindaco Gianpietro Maffoni: le misure drastiche adottate (sono stati chiusi tutti i bar, i ristoranti ed i negozi già una settimana fa, ben prima che lo imponesse il decreto del governo) paiono funzionare. Anche se gli effetti dei contagi risalenti a due settimane fa si fanno ancora sentire: anche ieri si sono registrati tre nuovi decessi.

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