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Altro che “caccia ai runner”, nel Regno Unito lo sport amatoriale è una forma di resistenza

Ne scrive il Guardian. Aumenta la vendita di bici, e la gente riscopre il piacere di avere un corpo. Nel Regno Unito rinsavito, l’esercizio fisico è al numero 2 dei 4 motivi per cui si può uscire di casa.

Altro che “caccia ai runner”, nel Regno Unito lo sport amatoriale è una forma di resistenza

Mentre in Italia si scatenava la caccia al runner untore, colpevole di resistenza all’obbligo di “stare a casa” a panificare come tutti gli italiani, all’estero l’esercizio fisico ha ottenuto da subito una sorta di salvacondotto: va bene fare una corsetta, da soli, al parco, magari vicino casa. In ogni caso fare sport, almeno un’ora al giorno, per cercare di ammorbidire lo stress.

Nel Regno Unito rinsavito, l’esercizio fisico è stato inserito al numero 2 dei quattro motivi per cui è consentito lasciare la propria abitazione. Prima della ricerca di cibo, o dell’andare dal medico. E oggi un editoriale sul Guardian analizza la rinascita dello “sport in piccolo” nel momento in cui il Grande Sport chiude per pandemia.

“Se David Foster Wallace descrive lo sport come la riconciliazione degli esseri umani con l’avere un corpo – scrive Jonathan Liew – lo stesso si potrebbe facilmente dire della sua privazione. Privati della palpitante bomba di Sport professionistico, forse questo è il momento in cui cerchiamo conforto nel suo fratello minore senza pretese: i piaceri modesti e sudati dello sport amatoriale”.

Quelle attività che molti a malapena classificherebbero come sport: fare jogging intorno al palazzo, un giro in bicicletta nel parco, una lezione di yoga online in salotto, una breve ma vigorosa routine di flessioni in camera da letto. Ma siamo chiusi dentro, e dobbiamo prendere ciò che possiamo.

“L’Associazione dei commercianti di biciclette ha segnalato un aumento delle vendite. Le app per il fitness e l’allenamento stanno facendo numeri impressionanti. E ogni pomeriggio infilo un paio di scarpe da ginnastica e mi unisco alle folle di corridori sofferenti e accuratamente distanziate per le strade di Londra”.

Ci sono eccessi da guinness: a Londra James Pages, un uomo di 36 anni, ha chiuso una maratona nel giardino di casa sua. 873 giri da 50 metri. Prima del lockdown si stava allenando per un’ultra-maratona, e avrebbe dovuto disputare la Maratona di Londra. Se l’è fatta in proprio.

“In un certo senso, si tratta semplicemente di una riproposizione del vecchio assunto di Foucault del corpo come luogo della storica lotta di potere. In un altro, è l’antico istinto umano noto come “bisogno di uscire di casa”. Dopotutto, la resistenza assume molte forme: stavolta si va a correre.

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