ilNapolista

Fuorigioco, il ritorno alla discrezionalita dei guardalinee favorirà i club più potenti

Un uso totale del Var sarebbe servito soprattutto a debellare i sospetti. Ma oramai dell’idea originale resta poco. Il calcio marcia in direzione contraria rispetto agli altri sport

Fuorigioco, il ritorno alla discrezionalita dei guardalinee favorirà i club più potenti

Come pubblicato su questa testata, la rivisitazione al Var del fuorigioco subirà una importante modifica. Come scrive “Il Napolista”, non sarà più questione di capelli o di nasi lunghi. Apparentemente è una cosa ben fatta e saggia, ma questa decisione dell’Ifab sembra anche andare nella direzione di un ennesimo depotenziamento della tecnologia del calcio. Con tanto di soddisfazione da parte dei club più potenti.

Se da un lato può sembrare giusto non affidare la direzione di gara ad una macchina, con le conseguenti decisioni controverse da prendere, dall’altro è forte il sospetto che il lento ritorno alla totale discrezionalità degli arbitri sia l’ennesimo favore alle squadre più blasonate e alle pressioni che esse sono in grado di esercitare sulle terne arbitrali.

Le linee tracciate dal Var in caso di fuorigioco, insieme alla Goal-Line Technology, erano rimaste le uniche decisioni incontrovertibili e incontestabili.

Neanche i club più potenti hanno potuto fare molto negli ultimi anni sui loro gol annullati per fuorigioco. Oppure su quelli concessi ai loro avversari. Tanto che persino il braccio alzato alla Franco Baresi, segnale seguito sistematicamente da sbandieramento e fischio arbitrale a favore, gesto copiato con successo poi dai difensori dei club più potenti (Sergio Ramos, Chiellini e Bonucci, tanto per fare un esempio) era diventato un lontano ricordo. Oggi non servirebbe, il guardalinee non può più fermare l’azione da gol, visto che ancora oggi è il Var a stabilire con certezza geometrica l’eventuale off-side. Di fatto il Var, almeno sul fuorigioco, era riuscito a mettere d’accordo tutti.

Ma a breve il guardalinee tornerà ad essere l’attore principale in caso di off-side, anche se non si sa ancora se potrà tornare ad alzare la bandierina ad azione da gol in corso.

Ma di sicuro, invece di stabilire una tolleranza geometrica, si è preferito lasciare la decisione finale alla terna arbitrale, con tanto di pressioni sulle spalle. Non è difficile immaginare il sospetto degli spettatori quando arriveranno le prime decisioni controverse.

Non a caso, i pochi episodi rivisitati al Var e contrari alla Juventus nel campionato in corso hanno riguardato gol annullati ai bianconeri per fuorigioco millimetrici. Ovvero episodi oggettivi e non discrezionali, nei quali l’arbitro non poteva cambiare la decisione della macchina. Mentre gli episodi più eclatanti, nei quali l’arbitro non aveva l’obbligo di ricorrere al Var, o nei quali la decisione non era inequivocabile, hanno sorriso ai bianconeri.

La discrezionalità storicamente favorisce i più potenti. Un uso totale del Var sarebbe servito soprattutto a debellare i sospetti.

Ma oramai dell’idea originale resta poco. E mentre tutti gli sport fanno ogni giorno piccoli passi, ma costanti, per aumentare la credibilità dei risultati sul campo, il calcio continua a fare dei passi da gigante.
All’indietro.

ilnapolista © riproduzione riservata