Brignone: «Dobbiamo fare qualcosa per il pianeta. Greta? Non mi convince, è manipolata»

Intervista al Secolo XIX: "Sono una competitiva nello sci e nella vita. Se sbaglio mi giudico, e a volte vado in crisi. Ma so anche godermi la vita"

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Il Secolo XIX intervista la sciatrice Federica Brignone. Sabato, al Sestriere, cercherà di vincere il gigante.

Racconta di essere molto competitiva.

«Sono una competitiva nello sci come nella vita. Grazie a una particolare sensibilità nei piedi sento tutto e in gara cerco di disegnare una discesa pulita: è una sensazione bellissima».

E anche perfezionista, al limite dell’ossessione.

«La perfezione è un po’ un’ossessione, se sbaglio mi giudico e a volte vado in crisi, anche se meno di qualche anno fa. Voglio eccellere, sugli sci come quando faccio surf. Ho uno stile di vita sano, ci tengo alla cura della mia persona. Ma non sono maniaca, so anche godermi la vita».

Federica racconta il segreto che riesce a farla piegare come un motociclista tra le porte larghe.

«Cerco il taglio, voglio sentire lo spigolo e tirare la curva come se avessi un compasso per disegnare la traiettoria. Il segreto è la spinta in ingresso curva, come fanno i maschi».

La Brignone è anche attiva sul fronte ambientalista, con il progetto sociale “Traiettorie Liquide“.

«Anche se lavoro sugli sci amo il mare e l’acqua, è un elemento che sento molto vicino. Così ho deciso di mettere la mia notorietà al servizio della causa per sensibilizzare il maggior numero di persone possibili sul tema dell’inquinamento. Il pianeta va a rotoli, dobbiamo fare qualcosa. Trump dice che non è vero niente, credo che abbia il paraocchi».

Greta Thunberg, però, non le piace. Non l’avrebbe votata come ‘persona dell’anno’, dice.

«Il mio voto è per gli sportivi. Lei ha una personalità particolare ma credo sia manipolata e non mi convince. Penso che donna dell’anno dovrebbe esserlo chi aiuta gli altri e non ha bisogno di renderlo pubblico. Mi piacerebbe conoscerla, però, Greta».

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