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Arriva anche in Italia “Cena con delitto – Knives Out”, l’ultimo film di Rian Johnson

Un giallo alla Agatha Christie in salsa thriller americana con un ricco cast. Presentato al Torino Film Festival e proiettato in apertura delle Giornate professionali del Cinema a Sorrento

Arriva anche in Italia “Cena con delitto – Knives Out”, l’ultimo film di Rian Johnson

Presentato al Torino Film Festival e proiettato in apertura delle Giornate professionali del Cinema a Sorrento, arriva anche nelle sale italiane “Cena con delitto – Knives out”. L’ultimo film del cineasta Rian Johnson. Un giallo alla Agatha Christie in salsa thriller americana con un cast ricco.

Harlan Trombey (Christopher Plummer) è un giallista di successo che ha costruito la sua esistenza su una giurisdizione domestica assoluta – “la mia casa – le mie regole – il mio caffè”.

Ha due figli Walt (Michael Shannon) a cui ha delegato la gestione della sua casa editrice, Linda (Jamie Lee Curtis) che messo su un’azienda a Boston, ed una nuora Jonie Trombey (Toni Collette) moglie di un altro figlio morto. Ha tre nipoti. Meg (Katherine Langford) studentessa svogliata, Ransom (Chris Evans) stupido e pieno di sé e Jacob (Jaeden Martell) un bambino ipertecnologico di una destra indefinita.

Nella villa lussuosa completano l’elefantiaca gens la bisnonna Nana Trombey (K. Callan) dalla età indefinita e Fran (Edi Patterson) la governante impicciona.

L’85enne Harlan nel giorno del suo compleanno riunisce la sua famiglia, accompagnato dalla sua giovane badante la dolce ed ingenua Marta Cabrera (Ana de Armas), sudamericana. Harlan ritorna in camera sua dopo le 11 e 30 e dopo la mezzanotte Marta va via. La mattina dopo la Cabrera trova il patriarca Trombey sgozzatosi con un coltello. Sembra il più classico dei suicidi ma qualcuno oltre ai poliziotti ha dato incarico al famoso detective privato Benoit Blanc (un inedito Daniel Craig) di indagare con una lettera piena di soldi.

È proprio seguendo Benoit ed il suo ragionamento che cerca di anticipare l’epilogo dell’arcobaleno gravitazionale, che la vicenda si dipana negli interrogatori dei Trombey, famiglia che si rivela un nido di serpenti.

Ironia della sorte Benoit sceglie come sua Watson, Marta Cabrera – che rigetta quando dice una bugia – che potrebbe essere la vera omicidia casuale di Harlan. Ma un fatto fisico chiaro può nascondere una realtà diversa e sono gli uomini che rendono complessa e grigia la verità. Quella verità Benoit la troverà – dopo l’apertura a sorpresa di un testamento e la distruzione di un referto tossicologico – e Marta Cabrera sarà la vincitrice del gioco “avendo giocato con le sue regole di misericordia” che imporrà anche agli altri.

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