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Sul Mattino una storia di solidarietà e umanità da un campo dilettanti a Capri

Un calciatore dell’Arzanese salvato dall’intervento di un avversario. Poi tutta la squadra viene ospitata dall’Anacapri perché i collegamenti con la terraferma sono interrotti

Sul Mattino una storia di solidarietà e umanità da un campo dilettanti a Capri

Il calcio non è solo rivalità, è anche storia di avversari che però restano uomini, di solidarietà, di valori condivisi, di gratitudine.

C’è tutto questo a margine della partita dell’Arzanese contro l’Asd Anacapri. Lo racconta Il Mattino.

Sabato pomeriggio, durante la partita del Campionato dilettanti, un calciatore dell’Arzanese, Filippo Saviano, dopo uno scontro di gioco fortuito, si accascia a terra. Accorre ad aiutarlo un avversario, Luigi Buondonno. Gli apre la bocca e, incurante di poter ricevere un morso involontario, gli salva la vita, impedendogli di ingoiare la lingua.

Ma non finisce qui. La partita finisce, vinta dall’Anacapri. L’Arzanese si dirige verso il porto per imbarcarsi e tornare a casa ma il maltempo impedisce le partenze. Intervengono il sindaco di Capri, il presidente della ASD Anacapri ed il direttore del Real Anacapri e offrono a tutto lo staff della squadra una sistemazione gratuita in alberghi dell’isola e anche la cena in un ristorante, oltre al trasferimento in pulmino e funicolare.

L’Arzanese ha ringraziato gli avversari con un post su Facebook

“Ci sono momenti in cui il calcio giocato passa veramente in secondo piano: si scoprono uomini e storie che solo con il pallone non si riuscirebbero a conoscere. Luigi Buondonno si è fiondato tempestivamente ad aprire la bocca del nostro attaccante. Gesti come questi ci fanno capire che l’essere umano è l’elemento fondamentale di ogni cosa, soprattutto nello sport. Dopo le “ostilità” sportive, passiamo ora a raccontare e ringraziare per quanto accaduto dopo. A causa delle avverse condizioni climatiche, i traghetti per Napoli erano stati tutti cancellati. L’Arzanese quindi, era bloccata sull’Isola di Capri fino al giorno dopo, senza sapere come organizzarsi per la cena ed il pernottamento. E qui, arriva un altro bellissimo gesto “umano” da parte di uomini eccezionali che si sono mobilitati per noi. Una volta che l’US Arzanese 1924 tutta è riuscita a tornare a Napoli, è tempo di riflettere su quanto ci è stato donato in termini di umanità, cosa che ci ha riempito il cuore, ci ha arricchiti come persone, facendoci rendere conto che nel Mondo esistono ancora persone buone”.

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